Giunto alla 35/esima edizione, anche quest’anno il riconoscimento della Fee “Foundation for Environmental Education” ha insignito la nostra regione del vessillo Blu, consentendole di classificarsi seconda sull’ambito podio, dopo la Liguria ma avanti a Toscana e Puglia pari merito. Istituito nel 1987 ossia l’anno europeo dell’Ambiente, il premio viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Quest’ultima è riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile. Bandiera Blu è un eco-label volontario attribuito alle località rivierasche che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino.

Su tali presupposti una Commissione Tecnica Giudicante o Giuria Nazionale, composta da esperti in tematiche ambientali, identifica i Comuni idonei tra quelli candidati, attraverso l’analisi e la valutazione delle risposte ai quesiti riportati sul “Questionario Bandiera Blu”, atto ad accertare la piena rispondenza dei 33 requisiti del protocollo di qualità, distinti a loro volta tra “imperativi” e “guida”, secondo la seguente categorizzazione: educazione ambientale ed informazione, qualità delle acque, gestione ambientale, servizi e sicurezza. Alla fine il Coordinamento Internazionale della FEE effettua verifiche a campione sui dati ricevuti dalla FEE Italia richiedendo anche documenti suppletivi, organizzando visite in loco ed in ultimo esprime parere definitivo per la consegna del riconoscimento.

Una simile rigorosa procedura rende ancora più onore al successo ottenuto, in quanto fa comprendere come la Campania, con ben 19 siti d’eccellenza, sia attenta e molto proiettata a puntare la sua forza economica sul turismo quale settore motore e trainante per la ripartenza. L’attenzione profusa all’accoglienza e alla cura dei turisti ha registrato negli anni miglioramenti sempre crescenti, a dimostrazione che dalla legge regionale n. 18/2014 ad oggi, lo sforzo di erigere il turismo come elemento di crescita civile, culturale e sociale viene perseguito con abnegazione e costanza. Ciò a garanzia del pieno rispetto dell’art. 9 della Costituzione, il quale sancisce che la materia “turismo” va intesa non solo come protezione e valorizzazione del “bello” estetico, ma anche come tutela e promozione del carattere identitario di un popolo e delle sue peculiarità storiche, ambientali e culturali.

Ecco perché una località come Agropoli riconferma per la 22esima volta la sua magistrale supremazia, la Costiera Cilentana sbandiera il numero più alto di presidi balneari d’eccellenza, la zona Sorrentina si distingue con Vico Equense e Camerota, new entry in assoluto, con fierezza dei suoi operatori del settore urla a gran voce la meritata ascesa, per sottolineare il vivo impegno della autorità competenti, verso la promozione ed attuazione delle politiche ambientali eco sostenibili.

Ed è con tale spirito che i campani in questa costante conferma annuale dei “primati cerulei” rappresentano con fermezza e convinzione l’idea che il loro territorio è patrimonio da visitare, scoprire, ma soprattutto preservare e migliorare per impressionare coloro che scelgono di ammirarne le bellezze, trasferendo tutto ciò che di buono e di bello c’è in questa regione per molti aspetti complessa e di difficile gestione. E a noi, in questo suggestivo scenario in cui protagonista incontrastata è la risorsa “mare”, non resta altra alternativa che “tuffarci” nell’immenso e profondo “Blu”.