“I primi progetti di questo 2024 sono legati alla mobilità, all’apertura delle nuove linee della metropolitana e ai nuovi cantieri delle grandi opere, da Taverna del Ferro a Scampia, ai 100 milioni del Pnrr per l’Albergo dei Poveri. Poi il rifacimento delle strade e i parchi: abbiamo tantissime opere che devono partire, è un’occasione per Napoli e non possiamo perderla. Napoli deve credere in se stessa, nel 2024. Dobbiamo avere fiducia nel futuro: siamo una grandissima città, piena di energia”.

Questo è quanto ha affermato qualche giorno fa il primo cittadino dal palco in piazza del Plebiscito prima del brindisi di mezzanotte, per dare il benvenuto al nuovo anno e, a pensarci bene, questi sono i propositi che davvero piacciono. Il trasporto pubblico nella città di Napoli ha sempre rappresentato un tasto dolente per i suoi cittadini e per quanti intendono spostarsi rinunciando al mezzo privato. E noi vorremmo partire pieni di speranze in questo nuovo anno cruciale per la nostra città, tutti ci aspettiamo dall’attuale giunta comunale risposte concrete agli endemici problemi che minano la qualità della vita. Primo fra tutti i nodi della mobilità che occupano un posto di rilievo in quanto influenzano non solo le attività quotidiane dei cittadini e delle aziende ma anche la percezione che i turisti hanno della nostra metropoli.
La speranza è che le cose in questa città possano migliorare iniziando appunto proprio dal trasporto, in considerazione anche del crescente numero di visitatori che stanno affollando la nostra città, immersi nel fascino della storia e nel ricco patrimonio artistico. Cresce il turismo e cresce la sete di trasporto e la consequenziale necessità di garantire un servizio efficiente. Napoli sarà nel prossimo futuro una smart city del turismo? Noi ce lo auguriamo di vero cuore ma ci auguriamo anche che insieme al turismo possa crescere il traporto, perché un turismo senza trasporto pubblico efficiente difficilmente potrà fare da volano all’economia di questa parte così bella dello stivale. Perché diciamo la verità, Napoli senza trasporti pubblici adeguati è un tesoro inaccessibile. E a ben poco serve essere attrattivi in termini di iniziative, manifestazioni, mostre culturali ed eventi sportivi se poi c’è assenza di adeguati investimenti in termini di servizi e di infrastrutture di collegamento, se poi in occasione di eventi così importanti si lasciano a piedi le persone.

Se le ragioni dei cittadini e dei pendolari che ogni giorno si spostano in città e nella sua periferia per motivi di studio o di lavoro non sono sufficienti a convincere chi ci governa della necessità impellente di una svolta in termini di trasporto pubblico per il territorio, forse dovremmo pregare e sperare che possa esserlo la voce dei numerosi turisti che affollano Napoli ma che poi Napoli perde appena l’inefficienza del servizio appare loro evidente. E se i progetti per la metropolitana della Linea 1 sembrano rincuorare grazie all’annuncio dell’assessore ai trasporti del Comune di Napoli dell’apertura delle stazioni Centro Direzionale e Tribunale nella primavera del 2024 e la frequenza dei treni di soli 3 minuti, non può dirsi altrimenti del trasporto di superficie che resta invece il vero tallone d’Achille del nostro trasporto pubblico, autentico supplizio per gli utenti in attesa alle fermate che non hanno alcuna certezza sui tempi di percorrenza e frequenza delle corse.

Ma noi vogliamo crederci in questo nuovo anno, nelle opportunità che la nostra città ha e nella Napoli che dovrà esserci restituita, nel pieno della sua capacità attrattiva di investimenti e bellezza. Instancabilmente vogliamo credere in quella che non può essere più solo una speranza. Perché siamo stanchi di essere considerati solo una bella cartolina. Ci meritiamo altro, qualità della vita, opportunità di lavoro stabili, crescita culturale, servizi che ambiscano a standard nordeuropei, dalla mobilità alla scuola, alla sanità, alla sicurezza. Chiediamo troppo? Chiediamo semplicemente di vivere in una città civile.