Stabilità e rispetto dei contrattati collettivi di lavoro: queste le richieste fatte a gran voce dai lavoratori nel corso del sesto incontro, tenutosi nell’ambito del progetto “Diamo voce al Paese Reale”, organizzato dalla Uiltrasporti Campania e dedicato, stavolta, al comparto del Trasporto Merci, Logistica e Multiservizi.

Ad aprire il dibattito Annalisa Servo, Segretaria Organizzativa Uiltrasporti Campania, che ha ricordato che questa assemblea, così come le altre che l’hanno preceduta, sarà utile per informare e preparare i Lavoratori sulle tematiche alla base della grande mobilitazione unitaria che vedrà coinvolto il Centro ed il Sud del Paese a Napoli il 20 maggio prossimo:

  • Sicurezza sul lavoro;
  • Fisco;
  • Previdenza;
  • Autonomia differenziata;
  • Riduzione del cuneo fiscale;
  • Detassazione aumenti contrattuali;
  • Giovani e politiche sociali.

È intervenuto, poi, il Responsabile del settore Trasporto Merci, Logistica e Multiservizi, Antonio Rescigno, il quale ha, preliminarmente, evidenziato quanto sia variegato il mondo del “multiservizi” che comprende Lavoratori impegnati nei più disparati ambiti lavorativi: ausiliari delle pulizie, addetti alle sanificazioni, falconieri, fonici, lavoratori del primo soccorso sanitario impegnati sulle ambulanze, custodi e guardiani.

Spesso questi lavoratori sembrano “invisibili” nonostante si occupino in realtà di servizi essenziali, di pulizie civili ed industriali, nelle scuole, negli ospedali, in pubblici esercizi e in tutti quei luoghi frequentati quotidianamente e che grazie al loro intervento diventano vivibili e sicuri. Uno dei maggiori problemi che i Lavoratori del Multiservizi sono costretti ad affrontare è rappresentato dai cambi di appalto: queste persone lottano tutti i giorni contro la precarietà e chiedono regole certe, chiedono rispetto prima di tutto.

È un mondo questo molto complesso, fatto di aziende che vivono di continui cambi di appalto con poche tutele e condizioni non chiare: la mancanza di clausole sociali che tutelino una stabilità lavorativa può diventare un vero e proprio problema generando tanti licenziamenti e gettando nella disperazione e nella continua precarietà migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Per non parlare, poi, delle aggiudicazioni fatte al massimo ribasso che rischiano di ribassare in realtà solo il costo dei Lavoratori andando a ledere la dignità delle Persone. Molti i Lavoratori del settore intervenuti al dibattito che hanno tutti evidenziato che occorre più rispetto verso il loro lavoro e soprattutto meno precarietà; tanti hanno lamentato la mancanza di pagamento delle malattie, la disparità di diritti e dignità tra Lavoratrici e Lavoratori, l’applicazione di contratti cosiddetti “pirata” a discapito di quelli a norma di legge.

Interessante l’intervento di un lavoratore della Bourelly Health Service S.r.l., azienda campana di riferimento per il trasporto sanitario e per il soccorso stradale, che ha messo in evidenza le criticità di un settore, indispensabile per la comunità, in cui i diritti fondamentali della salute, della sicurezza e della giusta retribuzione vengono continuamente violati. Una realtà fatta di gare d’appalto senza clausole sociali, rivolte soprattutto verso le imprese del terzo settore, tra cui le Organizzazioni di volontariato (OdV) che non riescono a garantire univoci inquadramenti contrattuali e stabilità per i lavoratori. Nel corso dell’assemblea non è apparso più “fortunato” il settore del trasporto merci e della logistica, un settore questo che più di altri soffre situazioni al limite della legalità, con soggetti che utilizzano i padroncini, manodopera irregolare o applicano ai dipendenti contratti collettivi con meno diritti e meno tutele (spesso il contratto Multiservizi) di quelli previsti dal contratto nazionale di categoria della Logistica e dei Trasporti. Tanto da venirsi a creare un grosso sfruttamento e una ingente disparità economica.

Altro problema lamentato nel comparto, dai driver, è quello dell’ultimo miglio relativo alla richiesta di effettuare consegne a ritmi frenetici, facendo venir meno l’attenzione alle norme della strada ma anche alla salute del Lavoratore. Senza dimenticare i rider che svolgono un lavoro complicato, non considerato usurante (soprattutto nelle grandi città) continuamente costretti a sopportare condizione climatiche disagiate, traffico, inquinamento e problemi delinquenziali.

A chiudere l’assemblea il Segretario Generale Uiltrasporti Campania, Antonio Aiello, che ha evidenziato come il mondo degli appalti sia stato creato, in realtà, quasi scientificamente a tavolino dando la possibilità a tante aziende di esternalizzare servizi, anche essenziali, e facendo nascere, in questo modo, numerose società appaltatrici. Tutti, Sindacato compreso, hanno creduto di avere così maggiore flessibilità e facilità nel gestire le aziende in appalto. Purtroppo gli unici a perdere stabilità lavorativa, dignità e libertà sono stati i Lavoratori che ormai navigano in un mondo di incertezze. Come ha ricordato Aiello quella contro le esternalizzazioni dei servizi, soprattutto quelli essenziali, è una lotta difficile da portare avanti che necessita di un salto culturale e che vede impegnata in prima linea la Uiltrasporti sia a livello nazionale che regionale. Il Sindacato ha il dovere di denunciare queste situazioni e proporre soluzioni come l’internalizzazione: a ricordarcelo la testimonianza di una Lavoratrice, addetta delle pulizie, internalizzata proprio dalla Uiltrasporti Campania, che ha ricordato come nella sua vita i diritti fondamentali della salute, della sicurezza e della giusta retribuzione siano stati continuamente violati. Tuttavia grazie all’assunzione si è detta fortunata per il lavoro, oggi sicuro e stabile, e grata al Sindacato per averle permesso di avere una condizione di vita finalmente più dignitosa.