Si è svolto il quinto incontro del progetto “Diamo Voce al Paese Reale” organizzato dalla Uiltrasporti Campania e dedicato, stavolta, al comparto del trasporto ferroviario e degli appalti ferroviari. Alla presenza di Pierino Ferraiuolo, Segretario Generale aggiunto, Mariano Moccia, Segretario regionale del Trasporto ferroviario e Annalisa Servo, Segretario Organizzativo ha avuto vita un dibattito costruttivo ed intenso dal quale sono emerse le criticità e le problematiche che attanagliano le Lavoratrici e i Lavoratori del trasporto ferroviario e degli appalti ferroviari. Tanti gli interventi dei lavoratori del settore e, a concludere la discussione, l’intervento di Antonio Aiello, Segretario Generale Uiltrasporti Campania, collegato da remoto. Così come negli incontri precedenti sono state affrontate, in apertura, le richieste unitarie avanzate dalle Organizzazioni Sindacali nei confronti del Governo al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali ed occupazionali.
In particolare, il Segretario Ferraiuolo ha analizzato le tematiche che la Uil sta affrontando da tempo e che sono alla base della mobilitazione condivisa con CGIL e CISL che vedrà le tre sigle impegnate nelle manifestazioni che si svolgeranno a Bologna, Milano e a Napoli il 20 maggio:
- Sicurezza sui luoghi di lavoro – si parte dal tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e, nel segno della campagna promossa dalla Uil “Zero morti su lavoro”, occorre chiedere che sia contrastata la precarietà, che sia data centralità alla sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, che siano rafforzati i ruoli degli RLS e che siano attivate più ispezioni nelle aziende e che qualora quest’ultime non rispettino le norme vengano escluse dagli appalti;
- Riforma del fisco ed il problema del cuneo fiscale che in Italia ha una pressione di circa il 46% contro quello degli altri Paesi dell’OCSE di circa il 38%. La Uil, in particolare, chiede di intervenire sulla decontribuzione dei contratti nazionali, dei premi di produzione e degli accordi di secondo livello determinando, così, una forte riduzione del carico su lavoro e sulle pensioni;
- Politiche industriali e d’investimento che la UIL chiede siano condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione;
- Politiche salariali – in Italia purtroppo i salari sono i più bassi di Europa e c’è una penalizzazione che colpisce le famiglie e i giovani;
- Revisione del mondo del lavoro – la UIL chiede che sia data più importanza alla vita privata rispetto a quella lavorativa. C’è bisogno di un maggiore bilanciamento tra le due sfere della vita: la Uil sta portando avanti il concetto, fortemente osteggiato dalle parti datoriali, che occorre diminuire le ore di lavoro a parità di retribuzione;
- Riforma del sistema previdenziale – la UIL propone che i 41 anni di contributi possano essere la soglia con la quale il lavoratore, a prescindere dalla età anagrafica, possa andare in pensione;
- Maggiore attenzione alle politiche sociali – il Governo ha cancellato il reddito di cittadinanza senza prevedere misure alternative; occorre promuovere il potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione;
- Autonomia differenziata – la UIL è fermamente convinta che non ci possono essere differenze su temi come la sanità, l’istruzione e i trasporti piuttosto bisogna partire da una riduzione del gap esistente tra il Nord e il Sud del nostro Paese.
A seguire si è entrati nel vivo delle problematiche riguardanti il settore ferroviario e tanti sono stati gli interventi dei Lavoratori dai quali sono emerse le esigenze di regole contrattuali certe, uguali per tutte le imprese del trasporto ferroviario. Sono emerse, altresì, la necessità di tutelare il reddito, l’adeguamento professionale, il miglioramento della formazione, delle relazioni sindacali, delle tutele e dell’orario di lavoro. Inoltre è apparsa sempre più forte l’esigenza di tutelare le Lavoratrici che, anche in questo settore, sono in continuo aumento. Senza dimenticare il bisogno di rafforzare il sistema di partecipazione fra i Lavoratori, perché il confronto e il dibattito sono alla base di tutto e la necessità di definire un’unica piattaforma contrattuale che riunisca tutti i Lavoratori del settore ferroviario al fine di una maggiore garanzia e maggiore sicurezza nel rispetto delle norme.
Dal dibattito è emerso, infine, che anche il mondo degli appalti ferroviari rappresenta un settore difficile, una realtà problematica, complessa, dove si rende necessario accelerare il processo di rinnovo contrattuale per assicurare regole certe che garantiscano sicurezza, sostenibilità ed efficienza dei servizi. Un mondo, questo, dove purtroppo è presente una percentuale enorme di contratti precari e di salari molto bassi e dove sarebbe necessario evitare il dumping contrattuale e conciliare i tempi di vita-lavoro. In conclusione dell’assemblea il Segretario Generale Aiello ha evidenziato che, oggi più che mai, l’impegno principale del Sindacato è quello di mettere la Persona al centro, per ascoltare le istanze, per interpretare i bisogni, per costruire politiche che pensino non soltanto al lavoro ma anche a tutte le problematiche e gli ambiti che determinano la qualità della vita delle persone.
La Uiltrasporti è pronta a lottare e respingere le differenziazioni perché il rischio è quello di creare nuove diseguaglianze, nuovi squilibri, Nord verso Sud, aree urbane verso aree interne. Aiello ha evidenziato, inoltre, che il lavoro precario del mondo degli appalti va combattuto e che, laddove possibile, le attività essenziali per le aziende delle Lavoratrici e dei Lavoratori devono essere internalizzate. In buona sostanza, per la Uiltrasporti è necessario, in questo momento, essere coesi nell’interesse di tutte quelle Persone che il Sindacato rappresenta per garantire loro un futuro migliore.