Conclusasi la cinque giorni del nuovo progetto firmato Uiltrasporti Campania “Parità in Tour”, innovativo format di sensibilizzazione sulle tematiche connesse alle Pari Opportunità, che ha impegnato l’intero gruppo del Coordinamento (CPO) della sigla sindacale partenopea, in un vero e proprio viaggio a bordo di un camper itinerante, nelle nostrane cinque province di Caserta, Avellino, Benevento, Salerno e Napoli, in ordine di tappa.

Nato da una chiacchierata informale tra la coordinatrice Rachele Pagano e la Segretaria Organizzativa Annalisa Servo, condiviso ed approvato nella sua embrionale forma dal Segretario Generale Antonio Aiello, è diventato pian piano una sfida ambiziosa a cui mirare, che tuttavia con l’ausilio dell’intero gruppo di supporto, si è trasformato in un lodevole successo dal punto di vista umano e sociale.

Scendere in piazza ed incontrare le “Persone” comuni è stata la forza catalizzante che ha mosso le fila di tutto il tour, laddove il Sindacato ha ritenuto essenziale sperimentare una nuova modalità di responsabilizzazione di massa sui delicatissimi argomenti relativi all’affermazione del diritto alle pari opportunità, al contrasto di qualunque forma di violenza derivante dalle ancora ataviche arretratezze culturali sulle diversità di genere, nonché il perdurante divario che oggigiorno risuona fortissimo nelle zone periferiche, delle differenze geografiche e generazionali in termini di ventaglio di opportunità.

Ecco spiegato come è nato lo slogan del tour della cultura delle tre “G”: parità di “genere”, “generazionale” e “geografica”, ossia divulgare le ideologie sulla parità di accesso ai servizi, al lavoro, alle progressioni di carriera e alle retribuzioni nelle aziende del comparto, ma soprattutto spingere le persone a non reprimere la volontà di chiedere, informarsi, parlare, confrontarsi e conoscere. Tutto questo mostrando vivo interesse da parte di chi, credendo fermamente in questi valori, vuole mettersi nei panni dei molti “svantaggiati” che il più delle volte preferiscono rimanere ai margini piuttosto che far valere i propri diritti.

Un’esperienza che ha consentito alla cittadinanza delle città ospiti, di prendere “voce” ed essere parte integrante del dibattito, quello aperto all’imprevisto e alla casualità, non studiato a tavolino nei soliti “salotti” dai pochi eletti, ben distanti e lontani dallo spaccato sociale; troppo spesso evidente ma nascosto come polvere, sotto il tappeto. Mediante la raccolta di “messaggi anonimi” metaforicamente affidati ad una bottiglia itinerante su cui esprimere un proprio pensiero, rilascio di adesioni alle prossime visite mediche specialistiche promosse dalle iniziative come quella UilT(utela)V(ita)B(enessere) per la prevenzion ma anche solo la semplice condivisione della personale visione sulle questioni attenzionat. Si è riusciti a portare a casa innumerevoli spunti di riflessione ed un notevole arricchimento personale.

Interesse condiviso anche dai Primi Cittadini delle province campane, che, fatta eccezione per il sindaco Manfredi assente per impegni istituzionali improrogabili, hanno tutti presenziato e partecipato all’iniziativa dandone rilievo mediante il coinvolgimento anche dei mass media locali. Tutto ciò avvalorando quello che è il pensiero cardine della Uiltrasporti Campania e del suo Segretario Aiello e cioè che laddove vi è denuncia della “diversità” sta a significare che siamo ancora ben lontani dall’ottenimento della “parità” in ogni sua accezione sociale. C’è pertanto bisogno che si remi tutti all’unisono verso i comuni ideali, come vogatori bramosi di vincere una gara; poiché il gioco di squadra fa sì che il singolo si possa sentire supportato e spronato ad abbandonare il senso di solitudine e condividere la propria criticità.

Il progetto, scevro da ogni condizionamento, ha dimostrato ed insegnato che la vita di ogni singolo individuo è “humus” fertile su cui poter piantare semi preziosi che se coltivati con cura e pazienza daranno vita ad arbusti forti e rigogliosi. Dobbiamo tuttavia recuperare l’abitudine all’ascolto, quello attivo e disposto ad accogliere la vastità esperienziale, quello che va oltre giudizi e compromessi e che riesce a radicare dentro ognuno di noi forza propulsiva che possa spingerci a crederci sempre senza arrenderci mai.