Ampia partecipazione anche al terzo incontro organizzato dalla Uiltrasporti Campania e dedicato al comparto del Trasporto Aereo, nell’ambito del progetto della UIL “Diamo voce al Paese Reale”. Tanti gli interventi dei Lavoratori del settore alla presenza di Antonio Aiello, Segretario Generale Uiltrasporti Campania, Annalisa Servo, Segretario Organizzativo, e Giovanni Marino, Segretario regionale del Trasporto Aereo.

Si è partiti analizzando il settore che in Italia rappresenta l’1,8% della produzione e dell’occupazione nazionale e che a causa del propagarsi dell’epidemia di Covid-19 e dei successivi lockdown nelle differenti aree geografiche del mondo ha registrato una contrazione senza precedenti. Senza alcun dubbio il settore del Trasporto Aereo è risultato il più colpito dagli effetti della pandemia e a dimostrarlo è stata la completa chiusura di alcuni scali aeroportuali, tra cui quello di Capodichino. Nonostante ciò, come dimostrato dalle numerose testimonianze dei presenti in sala, il Sindacato è stato sempre al fianco delle Lavoratrici e dei Lavoratori del comparto riuscendo a garantire i livelli occupazionali.

Fortunatamente Il 2022, dopo lo choc prodotto dai due anni di pandemia, è ricordato come l’anno della ripresa del settore aeroportuale e del trasporto aereo, tornati ai livelli pre-Covid e, anzi, con percentuali in netta crescita. Nel corso del dibattito sono emerse tuttavia le ben note criticità del settore subentrate con la privatizzazione negli anni ’90 dello scorso secolo degli scali aeroportuali italiani, di cui Capodichino è stato il primo: la Gesac, ente gestore dello scalo partenopeo, se da un lato ha dimostrato efficienza gestionale e considerevole capacità di miglioramento, con relativo aumento di ricchezza e di produzione, dall’altro non ha garantito un proporzionato sviluppo occupazionale su un territorio difficile come quello napoletano. Proprio per questo, a gran voce, tutti i Lavoratori hanno chiesto al Sindacato di intraprendere un’azione di controllo sulle società di gestione che operano in regime di concessione e una forte politica a tutela delle società di manutenzione per garantire una più equa distribuzione della ricchezza.

I lavoratori di queste aziende soffrono di dumping sociale, salari ridotti, precariato: tante le forme contrattuali flessibili, dal lavoro part time a contratti di tipo orizzontale e misti. Un vero e proprio caos che, seppur necessario, genera profonda incertezza in quei Lavoratori che nel corso dell’incontro hanno appunto chiesto al Sindacato di intervenire chiedendo al Governo di garantire i minimi salariali. Penalizzate come sempre le attività di handling (assistenza passeggeri, bagagli, pista, carico scarico, merci) che hanno subito una liberalizzazione spesso senza regole, con situazioni di crisi aziendali e precarietà diffuse, nonostante il trasporto aereo sia continuato a crescere. Si è discusso anche dell’attuale e critica situazione di alcune società di manutenzione, ed in particolare di Atitech che, ad appena tre mesi dalla dismissione di Alitalia dal comparto manutenzioni, è pronta a lasciare a casa più della metà dei Lavoratori, avviando la procedura per mettere in Cigs circa 400 dipendenti.

Inoltre è stato affrontato il tema del lavoro usurante svolto da tanti Lavoratori del settore come i rampisti, gli operatori aeroportuali addetti al carico e scarico bagagli, operatori della logistica aeroportuale con esposizione diretta ad agenti atmosferici e di inquinamento ambientale ed acustico. L’attività di questi addetti ai lavori si svolge all’aperto, in prossimità degli aerei e in ogni condizione meteorologica; in considerazione della necessità di garantire la continuità del servizio pubblico, tali operatori effettuano le proprie mansioni su turni di 24 ore, tutti i giorni della settimana. Compito del Sindacato, come ha ribadito il Segretario Aiello, è quello di farsi portavoce di queste tematiche delicate e riflettere sulle problematiche alle quali il nostro Governo deve fornire immediate e risolutive risposte: i salari, la lotta al precariato, il taglio del cuneo fiscale, una riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento, sicurezza sul lavoro e previdenza. Senza dimenticare che in questo momento il pericolo dell’autonomia differenziata non fa altro che acuire le disuguaglianze tra Nord e Sud del nostro Paese.

In particolare, in merito al rinnovo dei contratti scaduti, Aiello ha evidenziato che il Governo ha la responsabilità di scongiurare ulteriori tensioni nel mondo del lavoro, facendo sì che i rinnovi contrattuali recuperino il pieno potere d’acquisto delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

È evidente che I’attuale Governo sta procedendo in una direzione errata e ora più che mai la Uiltrasporti, Sindacato laico e riformista, deve ingenerare un cambiamento di rotta fornendo nuove idee e preparandosi, al contempo, ad una mobilitazione di massa.