Dopo la fervente attenzione mediatica che negli ultimi tempi si è riversata sulla partecipata del Comune di Napoli che effettua i servizi di igiene ambientale, quando si parla appunto di Asia Napoli, si pensa ad una delle realtà più solide del nostro territorio che è destinata a crescere sempre di più. Un “fiore all’occhiello” in un territorio complesso con una densità abitativa tra le più alte di Italia, un’azienda impegnata nella gestione dei rifiuti e dell’espletamento dei servizi di nettezza urbana che da poco ha indetto un concorso pubblico per 500 operatori ecologici/addetti alla raccolta a cui hanno partecipato più di 25.000 candidati in cerca di quell’agognato lavoro che dà la giusta sicurezza e stabilità per progettare un futuro. 500 unità, nuove, fresche che dovrebbero sopperire al fabbisogno che si manifesterà nel prossimo triennio….o nel prossimo trimestre?

Si, perché numerose sono le domande che viene spontaneo porsi sul vero fabbisogno interno all’azienda. Basti pensare al fatto che Asia è sotto organico da tempo immemore e che i nuovi assunti serviranno solo a coprire una parte del personale che andrà in quiescenza tra il 2023 e il 2024. In pratica, tra circa sei mesi, saremo punto e a capo. E non solo. C’è stata una stranezza evidente nel bando, l’attribuzione di punteggi aggiuntivi per candidati in possesso di patente C e del CQC. Perché? Il concorso non era per addetti alla raccolta con livello J? Certamente non una selezione per autisti. Forse era un concorso nel concorso e nessuno se ne è accorto?

Questione interinali. In Asia era presente un numero di lavoratori interinali che al compimento dei 2 anni dall’inizio della loro assunzione (anche prima) sono stati lasciati a casa, anche con scarso preavviso. È vero, i lavoratori interinali sono inseriti in una graduatoria a parte ed utilizzati per sostituire personale in ferie ma abbiamo dimenticato che quei Lavoratori, quelle Persone, quei Colleghi hanno lavorato come tutto il personale Asia durante il periodo del Covid 19, e proprio in un momento di totale confusione e incertezza hanno reso un servizio impeccabile con una disponibilità encomiabile. Quando le Organizzazioni Sindacali lo hanno ricordato all’amministrazione, alla politica, ancor prima che si espletasse il concorso, proponendo una stabilizzazione che potesse anche venire incontro al reale fabbisogno dell’azienda, sono state inesorabilmente ignorate; poi quegli stessi amministratori e politici si sono ripresentati, con la solita ipocrisia, su problemi a danni ormai avvenuti.

Se “penso in napoletano” a questa storia mi viene da dire: ‘a na part mo’ daje e ‘a na parte mo’ liev!

Dal passato ritorniamo al futuro. Il 6 febbraio 2023 due nuovi concorsi (una sorta di corsa ai ripari?) che prevedono l’assunzione di 100 autisti e 20 addetti all’officina. Ancora un’opportunità di stabilità per tanti giovani in cerca di un lavoro. Nel frattempo alcune cariche dirigenziali all’interno dell’azienda sono cambiate e puntare il dito contro qualcuno diventa difficile, complicato. C’è da dire che Asia, dal suo canto, è stata vittima della truffa PNRR (un articolo della Repubblica lo ricorda bene) e per un meccanismo perverso i fondi sono stati destinati esclusivamente alle aziende del Nord; grazie alla cooperazione tra Azienda e la Regione Campania sarà comunque possibile realizzare impianti per il compostaggio anche qui al Sud.

Tra pro e contro, passato e futuro troviamo  anche “il mezzo”(o dimenticatoio). Troviamo le precarie condizioni lavorative fatte di strutture (autoparchi) che necessitano di interventi, anche urgenti, che vengono rimandati sempre alla discussione di una prossima riunione. Troviamo spogliatoi affollati che al posto di normali armadietti hanno quelli che somigliano a cassette postali talmente sono piccoli, percorsi lavorativi da rivedere, scarso controllo sul territorio.  Abbiamo una raccolta differenziata lontana dalla media regionale di circa il 38% , da quella regionale il 52% e da quella nazionale il 62%. A Marzo prenderà il via l’iniziativa “Quartiere Pulito” che punterà principalmente su interventi straordinari in alcune zone critiche. L’auspicio è che anche questa iniziativa non diventi una consuetudine sbagliata che possa avere un effetto contrario a quello desiderato.

Questi interventi devono servire per poter mettere un punto e a capo e per far comprendere alla cittadinanza intera la vera importanza della raccolta differenziata, perché la colpa di una percentuale così bassa è anche nostra, di noi cittadini, che fatichiamo a capire che DIFFERENZIARE è sinonimo di CITTÀ PULITA. Noi che viviamo nella città più bella del mondo abbiamo un pessimo biglietto da visita.  Ecco perché bisogna fare la nostra parte incominciando a spiegarlo ai nostri figli, nelle scuole, rispettando gli orari e i giorni per il conferimento dei rifiuti, intensificando i controlli per gli abbandoni di rifiuti in strada, dando più supporto alle attività commerciali per migliorare la qualità del rifiuto, una periodica informativa ai cittadini, coinvolgendoli e spiegando loro che l’intervento economico sulla Tari-Tarsu non arriverà mai se non cambiano i numeri di quella percentuale. Per anni, con il nostro immobilismo, silenzio e menefreghismo abbiamo autorizzato aziende a sversare nel nostro mare e seppellire sotto le nostre terre. È arrivato il momento di fare la nostra parte, solo così saremo da quella giusta.

Bruno Panico