Si è concluso il referendum dell’8, 9 e 10 giugno 2022 sul rinnovo del Contratto degli Autoferrotranvieri e Internavigatori che ha visto la maggioranza delle Lavoratrici e dei Lavoratori del settore votare favorevolmente l’Ipotesi di Accordo Nazionale di rinnovo del CCNL del 10 maggio 2022. Alle urne tutti i dipendenti delle aziende di trasporto del territorio nazionale che, con oltre il 73% di voti favorevoli e con una significativa partecipazione alle operazioni di voto superiore al 60% degli aventi diritto, hanno confermato l’ipotesi di accordo sottoscritta dalle Segreterie Nazionali.
Un lavoro sicuramente lungo e con non poche difficoltà, un risultato per niente scontato che giunge in un momento delicato per l’economia del Paese, colpita da una fiammata inflazionistica inarrestabile. Di questi tempi, raggiungere un risultato che garantisca un sostegno ai redditi dei dipendenti è stata davvero impresa ardua che giunge dopo una vertenza durata diversi anni, per una categoria che da tempo rivendica maggiori riconoscimenti e tutele. Il rinnovo contrattuale arriva infatti dopo 7 anni dall’ultimo adeguamento economico e dopo 8 anni dall’ultimo rinnovo normativo. È il caso di ammetterlo, la soddisfazione per questa intesa è davvero grande, finalmente si riconosce alle Lavoratrici e ai Lavoratori di questo settore così delicato, il tanto auspicato rinnovo del contratto, il giusto coronamento di un percorso virtuoso, il riconoscimento della centralità del capitale umano. Lavoratrici e Lavoratori che anche durante i mesi più drammatici della pandemia hanno garantito la tenuta dei servizi e della comunità per i quali, all’esito di questo rinnovo, si dovrà lavorare per riconoscere loro migliori condizioni normative e di lavoro, una categoria, quella degli autoferrotranvieri, che non si è mai fermata e che con grande spirito di abnegazione ha garantito il sacrosanto diritto alla mobilità.
L’esercizio democratico della validazione referendaria avvenuta in questi giorni di giugno ha riaffermato l’importanza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro come strumento principale per riconoscere maggiori tutele economiche e in parte anche normative. Le lavoratrici e i Lavoratori del settore riceveranno in busta paga, a copertura del periodo pregresso, un importo una tantum pari a € 500,00 al parametro 175. Tale somma sarà corrisposta in due tranche da erogarsi con la retribuzione del mese di luglio (250 euro) e novembre 2022 (250 euro). A partire dal 1° luglio 2022 verrà introdotta una “indennità retribuzione ferie” del valore di € 8,00 giornaliere, da corrispondere al lavoratore nelle giornate di ferie; questa indennità integra, per ogni giornata di ferie fruita, la retribuzione normale già riconosciuta. L’indennità è inoltre comprensiva dell’incidenza su tutti gli istituti di legge e di contratto e non è utile ai fini del T.f.r., non è cumulabile con eventuali trattamenti o accordi aziendali in tema di retribuzione delle giornate di ferie vigenti alla data di sottoscrizione dell’accordo. Nel caso tali accordi prevedano un trattamento a titolo di retribuzione ferie inferiore, con accordi aziendali si ridefiniranno gli importi dell’indennità. Saranno inoltre erogati 90 Euro (a par. 175) di aumento tabellare e 144 euro annue per il Fondo Tpl Salute (12,00 al mese comprensive del contributo annuo stabilito dall’art. 38 dell’accordo 28 novembre 2015) per ogni lavoratore in forza a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti.
Ma si tratta solo di un primo risultato: l’impegno delle Organizzazioni Sindacali proseguirà per il conseguimento di migliori condizioni lavorative e per il riconoscimento della professionalità delle Lavoratrici e dei Lavoratori del settore. “Il lavoro fatto per arrivare a questo risultato” – dichiara il Segretario Generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi – “è stato lungo e spesso difficile, ma con determinazione siamo riusciti a portare a casa un risultato tutt’altro che scontato. Un risultato da cui oggi dobbiamo ripartire per andare verso quella riforma del settore ormai non più rinviabile perché necessaria per affrontare le sfide del futuro per il trasporto pubblico locale e per garantire ai lavoratori del settore il benessere lavorativo che meritano”.
Risultato di indubbia importanza a sostegno del settore che dimostra come la contrattazione sappia coprire le esigenze e i bisogni delle Lavoratrici e dei Lavoratori meglio e in modo molto più completo di qualunque rigidità legislativa.