Servizio di trasporto pubblico fermo dal 20 dicembre scorso, cittadini e utenti dell’area metropolitana di Napoli e della Provincia di Caserta privati di un diritto costituzionale e Lavoratori senza retribuzioni da oltre tre mesi: questo lo scenario dal quale si è partiti per giungere alla firma di un Protocollo di Intesa, sottoscritto tra le Organizzazioni Sindacali, Regione Campania, Air ed Eav, con il quale si è riusciti finalmente a dare una prospettiva futura di trasporto alla collettività. Ma facciamo un passo indietro; Ctp, azienda storica del tpl campano, veniva da una lunga crisi economico finanziaria a seguito della quale, il 24 dicembre 2020, è stata costretta ad attivare una procedura concorsuale di concordato preventivo le cui basi, tra la altre, prevedevano interventi finanziari straordinari da parte della Città Metropolitana, misure sostanzialmente disattese che hanno fatto venire meno le leve necessarie per uno sviluppo reale del piano concordatario e quindi di una possibile ripresa aziendale. Nel corso del 2021, fatto salvo un breve periodo di inizio anno, il servizio è divenuto via via sempre più risibile fino ad arrivare alla sua totale interruzione dal 20 dicembre. In conseguenza di ciò, la Regione Campania, titolare dei servizi minimi di tpl, e nel caso di specie di quelli effettuati da Ctp nella provincia di Caserta, unitamente alla Città Metropolitana affidataria per il tramite di un contratto ponte di quelli eserciti dalla stessa azienda sul territorio provinciale di Napoli, hanno dovuto formalizzare a Ctp i procedimenti di risoluzione contrattuale a partire dal mese di marzo 2022.

Nel mentre Ctp ha dovuto richiedere al Tribunale di Napoli un mutamento della procedura concorsuale e di essere ammessa all’amministrazione straordinaria in relazione alla quale, nel dichiarare lo stato di insolvenza della società napoletana di tpl, lo stesso Tribunale ha provveduto alla nomina di un Commissario Giudiziale impegnato, a sua volta, a redigere una relazione per la definizione di un percorso giuridico in linea con la condizione della Ctp. Una relazione consegnata al Tribunale di Napoli lo scorso 25 marzo in cui si manifesta l’insussistenza dei presupposti richiesti dalla legge ai fini dell’ammissione della società alla procedura di amministrazione straordinaria. In funzione delle procedure attivate, la regione Campania ha provveduto ad emanare una delibera di Giunta per l’affidamento emergenziale dei servizi gestiti da Ctp alle aziende regionali Air ed Eav con l’obiettivo di ripristinare la mobilità nel territorio metropolitano di Napoli e della Provincia di Caserta. Allo stesso modo e con il medesimo scopo, la Regione Campania ha stanziato un importo di 15 milioni di euro per l’acquisto di autobus da destinare alla ripresa immediata delle linee già esercite da Ctp. Inoltre, sempre nell’ambito della crisi Ctp e al fine di contemplare l’armonizzazione del personale delle diverse realtà e comunque la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, si è individuato, attraverso un accordo sindacale, come strumento utile per una razionalizzazione dei costi, relativamente al processo da realizzare, l’incentivazione all’esodo per i lavoratori di Ctp, Air ed Eav, che maturino i requisiti pensionistici nel corso del 2022. Così come, definite le esigenze di personale da parte delle due società regionali, nel caso ce ne fosse bisogno e con l’intento di perseguire la tutela occupazionale, potranno essere previsti percorsi di riqualificazione del personale in uno o più profili professionali.

Intese, queste ultime, recepite e riportate nel protocollo di intesa sottoscritto il 23 marzo, all’interno del quale sono state determinate, oltretutto, le modalità di trasferimento dei lavoratori da Ctp nelle società Air ed Eav.  Un epilogo per certi versi inaspettato per l’azienda dell’ex provincia di Napoli, ma senza altro auspicato dai Lavoratori, precipitati purtroppo in una agonia che durava da troppo tempo, e dai cittadini completamente appiedati da dicembre scorso. Il trasferimento dei servizi e il  passaggio dei Lavoratori, presumibilmente, farà registrare una gestione inziale complicata ma con il tempo si metteranno a punto tutte le soluzioni necessarie alle eventuali difficoltà organizzative. Tuttavia, il diritto al lavoro e alla retribuzione, che saranno nuovamente assicurati a partire dai primi giorni del mese di maggio e la ripresa del servizio per nulla scontata fino a qualche mese fa, non lasciano dubbi su un futuro prossimo quantomeno tranquillo per dipendenti, cittadini e utenti. Il cambiamento, si sa, molte volte incute timore, nel caso di specie numerosi sono gli interrogativi dei lavoratori; al riguardo, con il Protocollo di Intesa, oltre a quello fondamentale della salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, si sono stabiliti principi inequivocabili come, ad esempio, quello del riconoscimento delle condizioni di miglior favore per i Lavoratori attraverso l’applicazione degli accordi di secondo livello vigenti in Air ed Eav, la conservazione di tutti i diritti normativi ed economici maturati ivi compreso l’anzianità di servizio e le tutela previste dall’art. 18 della L.300 del 1970.

Contestualmente, con l’accordo raggiunto e a seguito delle sollecitazioni sindacali, sono stati assicurati anche i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori della Namet, società partecipata della Ctp. Infatti, successivamente alla manifestazione di interesse avviata per i lavoratori Ctp, le società Air ed Eav, considerata la carenza di Operatori di Esercizio, pubblicheranno entro il mese di aprile ulteriore manifestazione di interesse rivolta al personale Namet  in possesso dei requisiti della patente D e CQC. Per chi invece non è in possesso di tali titoli, o impossibilitato a conseguirli, saranno valutati successivamente altri percorsi selettivi in caso di specifiche esigenze delle due aziende. Infine, nello spirito di prevenire una possibile crisi sociale, per gli agenti delle società di pulizie impegnate in Ctp, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l’applicazione degli stessi contenuti dell’accordo integrativo sottoscritto in occasione della vertenza Clp, misure anche queste fondamentali per garantire il diritto al lavoro su cui le aziende regionali si sono impegnate ad effettuare gli opportuni passaggi con le società che operano già nei cantieri Eav ed Air sulle stesse attività. Il futuro del trasporto pubblico nell’area metropolitana di Napoli e nella provincia di Caserta è pertanto definito, la gestione dei servizi di Ctp passerà all’Air e l’Eav segnando una nuova era per il tpl campano e accelerando il progetto dell’azienda unica regionale di trasporto. Una storia nuova ovviamente tutta da costruire con la memoria segnata dal ricordo di quella che è stata Ctp per oltre 140 anni nel panorama del tpl; un acronimo che sarà purtroppo ricordato nel tempo anche come l’ennesimo fallimento di una azienda di trasporto pubblico in Campania.