Si è tenuta il 4 ottobre 2021, in occasione dell’Italian Port Days (IPD), la Giornata per le Parità di Genere nei porti italiani: l’evento ha preso il via dalla sede di Assoporti (con collegamento a distanza in live streaming) con una breve presentazione/video sui dati del lavoro femminile ed una sintesi sul Patto per le Parità di Genere che lo scorso mese di agosto proprio Assoporti, insieme a tutte le Autorità di Sistema Portuale, ha redatto e sottoscritto all’interno del progetto “Women in Trasport – the challenge for Italian Ports”.

Lo scopo del patto, strumento concreto per la gestione delle diversity, è quello di migliorare le condizioni di lavoro femminile e di definire politiche aziendali che coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione. Il fine è quello di promuovere parità di trattamento, pari rappresentanza ed in generale ambienti di lavoro che favoriscano la piena collaborazione per sconfiggere le disuguaglianze. In quest’ottica si pone il programma condiviso dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS), Enrico Giovannini, dalle Autorità di Sistema Portuale e dal cluster marittimo italiano avviando e consolidando politiche aziendali volte ad eliminare le disuguaglianze di genere. Il tutto in linea con le priorità tracciate dal Next Generation EU e dal PNRR.

Il “diritto alla parità di trattamento” è, infatti, un diritto fondamentale, riconosciuto e tutelato tanto dalla nostra Costituzione quanto dal diritto comunitario e profondamente radicato nella struttura sociale e culturale europea. All’evento in streaming, introdotto dal Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, hanno preso parte rappresentanti femminili di spicco del mondo della portualità tra cui: la statistica Linda Laura Sabadini, la Presidente di ESPO Annaleena MiKala, la Presidente di WISTA Paola Tongiani, la prof.ssa Greta Tellarini dell’Univeristà di Bologna. Dal confronto è emerso una visione multitasking della donna ed un tasso di occupazione femminile al di sotto del 50%, dovuto in buona parte alla mancanza di idonee politiche aziendali di welfare. Il tutto aggravato dalla recente congiuntura negativa post pandemica che ha evidenziato lo scarsissimo impiego di figure femminili all’interno delle realtà industriali in favore di aziende di servizi che, come ben noto, sono state quelle maggiormente interessate in termini di calo occupazionale.

Al termine del collegamento le varie AdSP hanno proseguito l’evento con iniziative locali.

L’evento seguito in streaming presso l’Autorità di Sistema di Napoli

A Napoli, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale è stata presentata la costituzione del CUG, “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora”. 

I componenti CUG dell’AdSP MTC

Primo esempio nelle Autorità di Sistema italiane si pone come obiettivo principale il benessere organizzativo, il rispetto dei principi di pari opportunità ed il contrasto verso ogni forma di discriminazione, di violenza morale o psichica, nella realtà lavorativa. Così come affermato dal Presidente dell’AdSP MTC, Andrea Annunziata, il Comitato partenopeo sarà pioniere e fungerà da modello a cui potranno ispirarsi le altre Autorità di Sistema.

Molto orgogliosa di tale iniziativa la Dirigente dell’Ufficio Risorse Umane dell’Ente, avv. Maria Affinita, che, insieme ai vertici aziendali, ha fortemente sponsorizzato la costituzione del CUG e ne è stata artefice nella celere realizzazione.

L’avv. Maria Affinita

La stessa ne ha evidenziato la fondamentale importanza in termini di sensibilizzazione del sistema portuale sui temi della parità di genere e ha sottolineato che questa iniziativa rafforza un percorso già intrapreso dall’Autorità, laddove la classe dirigente è composta in parità di numero tra uomini e donne. L’avv. Affinita, in conclusione, ha dichiarato che questa è solo la prima di una lunga serie di iniziative finalizzate a garantire un fattivo sostegno alle lavoratrici dell’AdSP e di tutto il sistema portuale campano.