Lo scorso 23 luglio è stato siglato un protocollo di intesa tra le organizzazioni sindacali, la Regione Campania e l’Air Mobilità all’interno del quale sono state determinate, tra le altre, le modalità di trasferimento dei lavoratori della Clp nella società irpina, partecipata regionale già operante nel settore del trasporto pubblico locale.

Il processo di affidamento delle linee tpl da Clp ad Air si è reso necessario a seguito del Decreto emanato dalla Prefettura di Napoli a dicembre dello scorso anno attraverso cui, lo stesso ente governativo, ha indicato come termine del commissariamento straordinario della Clp il 31 agosto di quest’anno. Proprio in ragione dello stesso decreto, a seguire, la Regione Campania ha attivato, allo scopo di garantire la continuità dei servizi di trasporto pubblico, le procedure di affidamento dei servizi ad altro operatore trasferendo gli stessi, a partire dal 01 settembre e previo verifiche normative del caso, all’Air Mobilità che a sua volta ingloberà nel corso dello stesso mese anche i servizi di tpl già eserciti dalla società Scai e precedentemente dalla società Buonotourist, entrambe dichiarate fallite dai Tribunali di Nocera Inferiore e Busto Arsizio.

Ma torniamo alla Clp, probabilmente non tutti se lo aspettavano e più di tutti, evidentemente, i lavoratori della ex Acms, società anch’essa fallita nel 2012 a cui è subentrata appunto la Clp; non era ipotizzabile un procedimento così repentino, anche tenuto conto delle gare di tpl ancora in essere e sospese solo a causa della pandemia; così come, proprio per i Lavoratori ex Acms, non era forse più immaginabile , dopo quasi dieci anni alle dipendenze della Clp, ritornare a far parte di una azienda pubblica, di proprietà della Regione Campania, come Air Mobilità.

Cos’è cambiato per costoro? Quali sono le condizioni a cui sono stati sottoposti? Cos’è variato per il tpl casertano? 

Partiamo dalla fine, il servizio tpl è rimasto intatto, d’altronde non poteva essere altrimenti, i servizi minimi di trasporto sono tali per cui, chiunque sia il gestore, restano gli stessi. Naturalmente sono mutate le sedi lavorative, gli impianti e i mezzi della Clp sono stati rimpiazzati con altri e, nonostante le difficoltà di start up iniziali assolutamente prevedibili, il servizio reso dall’Air sul bacino casertano, grazie anche al grandissimo senso di collaborazione dei lavoratori, è stato soddisfacente già dal primo giorno. Chiaramente, col tempo, si dovranno mettere a punto e ricercare soluzioni a tutte le difficoltà organizzative registrate.

Ma si diceva, cos’è cambiato per i lavoratori? Qui si apre un capitolo davvero straordinario. 

Nel protocollo di intesa, infatti, diversamente da quanto previsto negli atti delle procedure di gara tpl regionale, circa il numero di lavoratori da trasferire al nuovo gestore che operavano nelle aziende di tpl al 31/12/2017, si è previsto la totale salvaguardia dei livelli occupazionali tutelando tutto il personale in forza alla Clp (422 unità); un esito eccezionale considerato che, inizialmente, le unità da trasferire ad Air erano complessivamente 344. Un risultato fortemente perorato dalla Uiltrasporti  sin dai primi confronti, un principio, quello della tutela di tutti i lavoratori, posto come pregiudiziale per il buon esito della trattativa e approvato nel corso delle riunioni sia dalla Regione Campania che dalla stessa Air, superando steccati normativi che invece impedivano la composizione della vertenza.    

Inoltre, sempre in tema occupazionale, è stato condiviso dal Sindacato l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione Campania e l’Air per analizzare la possibilità, in aggiunta alle 422 unità transitate e in presenza di servizi aggiuntivi eventualmente da svolgere, di reimpiego dei lavoratori ex Clp i cui contratti di lavoro a tempo determinato sono scaduti a giugno scorso. Altre misure previste nel protocollo, a garanzia dei lavoratori, sono state quelle relative al riconoscimento delle condizioni di miglior favore per l’applicazione del contratto nazionale riconosciuto nelle aziende pubbliche (ASSTRA) e agli accordi di secondo livello applicati in Air mobilità, oltre alla conservazione di tutti i diritti normativi ed economici maturati ivi compreso l’anzianità di servizio. Un processo, quello del trasferimento dei servizi da Clp ad Air, che segna senza dubbio un momento storico per il trasposto pubblico locale in Campania e prefigura un possibile scenario futuro più ampio con il coinvolgimento di altre realtà ed altri territori. 

Lavoro e occupazione rappresentano nella martoriata Regione Campania valori assoluti e il buon lavoro svolto da tutte le parti interessate su questa vicenda può essere certamente replicabile per altri contesti, le buone pratiche funzionano e per questo vanno prese ad esempio.