I campionati di calcio, della serie A e della serie B, volgono al temine e, mentre da un lato c’è chi gioisce per il ritorno nella massima serie, dall’altro c’è chi potrebbe tornare nel “purgatorio”. Ancora tutta da delineare invece la battaglia per la “zona Champions”. 
Partiamo dalla fine, con tutti gli scongiuri del caso: il team di mister Gattuso, che pare ormai alle battute finali nel rapporto con il club di De Laurentiis, sarà artefice del proprio destino, vincendo le restanti tre partite infatti avrà il pass per la prossima Champions League. Un risultato non di poco conto visto l’andamento della stagione che stava assumendo una piega clamorosamente negativa rispetto alle aspettative di inizio anno calcistico. Certo è che, di fronte alle ultime prestazioni, qualche rammarico sopraggiunge e alcuni interrogativi sono doverosi: ma cosa sarebbe successo senza tutti gli infortuni subiti? Quanti punti in più avrebbero avuto gli azzurri se avessero potuto contare su un vero attaccante come Vicotor Osimhen? E senza gli errori arbitrali? Inoltre, con la super blasonata squadra della famiglia Agnelli in fase altalenante poteva essere l’anno buono per ambire a qualcosa in più? Beh, col senno di poi si può affermare di tutto e di più, siccome però i prossimi tre mach potranno ancora riserbare sorprese, meglio attendere la fine del campionato per le considerazioni di sorta, continuando però negli scongiuri del caso.

Il traguardo di posizionarsi nelle prime 4 è fondamentale, lo è sportivamente ed economicamente per la società e lo è per la Città e i suoi tifosi. Napoli vive per il Napoli, quella maglia azzurra fa ribollire il sangue nelle vene al popolo partenopeo. Allora attendiamo e speriamo. Veniamo invece al team sannita, un complesso di tutto rispetto che nel corso del campionato ha mostrato anche sprazzi di bel gioco, soprattutto evidenziando carattere e determinazione per una neopromossa. La squadra del patron Vigorito, tuttavia, nonostante il buon campionato giocato potrebbe tornare nella serie cadetta. L’ultima giornata della massima serie però ha fatto registrare episodi alquanto sconcertanti gettando nuovamente ombre sul “sistema calcio”. Da sempre gli episodi determinano eventi ma stavolta il dubbio viene, due indizi fanno una prova. E se poi neanche col Var si riesce a ricondurre tutto nell’alveo della massima trasparenza, allora si passa dal danno alla beffa! Va bene anche retrocedere, seppure ci sono ancora probabilità di salvezza, purché ciò avvenga sul rettangolo di gioco e non attraverso un disegno, forse, precostituito. Allora siamo tutti Vigorito, siamo tutti sanniti, forza Benevento tutto può ancora accadere. 

L’ultima parte la lasciamo alla squadra di Salerno, ritornata in serie A dopo molti anni. Mister Castori ha fatto un buon lavoro ma ora cosa accadrà alla società ? Come sarà risolta l’incompatibilità del patron Lotito già proprietario della Lazio che, per norma, non può possedere altre società nella stessa serie? A meno che non cambi la norma, tenuto conto di quello che succede attorno al mondo calcio non ci meraviglierebbe, la Salernitana dovrebbe essere ceduta con tutte le incognite del caso. Le aspettative dei tifosi granata sono tante, le legittime ambizioni anche, molto meno la frenetica ricerca di antagonismo manifestata durante i festeggiamenti nei confronti di chi, obiettivamente, ha tutt’altra storia, calcisticamente parlando. L’auspicio invece è che la seria A possa arruolare sempre più squadre della nostra martoriata regione, dove lo sport del calcio rappresenta elementi di socialità e aggregazione assolutamente unici.