Ripartita la stagione calcistica della serie A, l’impronta di mister Gattuso inizia a toccarsi con mano, compattezza e spirito di squadra sono i primi elementi evidenti di un team che inizia ad assumere il carattere del suo comandante. E’ pur vero che i banchi di prova non erano tra quelli più impegnativi infatti, con rispetto parlando, prima Parma e poi Genoa non possono far comprendere la reale dimensione del Napoli. Tuttavia, segnali positivi rispetto allo scorso anno ce ne sono eccome. Partiamo dai nuovi innesti, finalmente una punta centrale, un attaccante giovane e moderno che dà profondità alla squadra introducendo variabili nella fase offensiva; senza volerci esaltare oltremodo, probabilmente si è trovato “l’animale d’area” che da qualche anno mancava. Regola essenziale, vista la giovane età, bisogna evitare di sovraccaricarlo di troppa responsabilità, insomma a Victor Osimhen va dato il tempo giusto per poter esplodere.
Senza dubbio, comunque, si può dire che il nigeriano è il “colpo” del mercato partenopeo e, forse, di tutta la serie A. Come nuovi innesti vale la pena ricordare gli acquisti del difensore Rrahmani e dell’attaccante Petagna che vanno a completare la rosa partenopea e che, sicuramente, sapranno ben figurare nel corso della stagione. Ma passiamo ai “veterani”, a chi già c’era. Una piacevole sorpresa, per ora, frutto della “cura Gattuso”, è senza’altro il messicano Lozano, un atleta rinato dopo il torpore della vecchia annata calcistica. Se confermerà quanto visto finora sarà l’arma in più del Napoli, una spina nel fianco per le difese avversarie che infiammerà le tribune, purtroppo per ora solo virtuali. Un’impostazione diversa la si vede anche negli altri, di buon auspicio le prestazioni di Zielinski, Fabian Ruiz e, udite udite, dell’albanese Hysaj che pure sembra in procinto di lasciare il capoluogo campano. Conferme pressoché scontate dalla retroguardia e, se il calciomercato non riserverà sorprese dell’ultima ora, la coppia Koulibaly-Manolas farà da invidia e mezza Europa calcistica. È inutile citare lo scugnizzo “Ciro” Mertens e il capitano Insigne, il loro apporto è costante. Manca qualcosa, ovvio, l’innesto di un altro centrocampista e di un terzino sinistro, a meno che non si rivoglia puntare su Ghoulam, renderebbe la rosa completa e ancora più competitiva e chissà quali altre sorprese ci riserverà la chiusura del mercato.
Gli ingredienti ci sono quasi tutti, basteranno per competere con le prime della classe? Il calcio non è una scienza esatta, non ci sono certezze, le variabili sono tante in un contesto, peraltro, a dir poco “anomalo” dovuto al “mostro invisibile del Covid-19”. Allora piedi a terra, senza entusiasmarsi troppo, con la consapevolezza di essere squadra, di sudare la maglia e difendere i colori della città, domenica prossima c’è un banco di prova difficile, si inizia a fare sul serio anche se… chi ben comincia è a metà dell’opera.