La digitalizzazione del Fisco è un processo ancora in corso e per tutti coloro che intendono presentare la documentazione per poter fruire delle detrazioni fiscali sul reddito è sempre bene conservare le copie delle fatture e degli scontrini fiscali e le copie del pagamento con Pos almeno cinque anni dalla loro consegna. Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda le modalità di pagamento per fruire delle detrazioni fiscali per spese mediche e sanitarie. Dal 1° gennaio 2020 chi non fa attenzione alle modalità di pagamento delle prestazioni sanitarie rischia di perdere il beneficio della detrazione fiscale del 19%. L’uso del contante potrebbe rivelarsi controproducente e pregiudicare il rimborso in fase di denuncia dei redditi. Con l’entrata in vigore della manovra 2020, in molti casi soltanto utilizzando mezzi di pagamento tracciabili, si potranno portare in detrazione le spese mediche e sanitarie. Una novità che rientra nel più ampio piano di lotta all’evasione messo a punto dal Governo, con la conseguente riduzione dell’uso di contanti ma un vero e proprio rischio per coloro che presentano documenti per le detrazioni fiscali sul reddito, perché se non si fa attenzione alle modalità di pagamento si rischia di non poter più “scaricare” le spese sostenute.

Il contante potrà essere ancora usato per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e per il pagamento delle prestazioni sanitarie rese nell’ambito di una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata con il SSN (servizio sanitario nazionale). Per ogni altra spesa sanitaria sarà obbligatorio, per non perdere lo sgravio fiscale, avvalersi dei mezzi di pagamento tracciabili, come bancomat, carte di credito, carte prepagate, bonifici bancari e assegni bancari o circolari. Se si escludono medicinali e dispositivi medici per i quali non vi sono dubbi circa l’uso del contante, per quanto concerne le spese per visite mediche a fare la differenza sarà il luogo dove la visita è stata effettuata, ovvero la tipologia di struttura all’interno della quale ci si dovrà recare per ricevere la prestazione. In alcune strutture sarà necessario effettuare il pagamento tracciabile per poter usufruire delle detrazioni fiscali, in altre invece si può pagare liberamente in contanti. Saranno le visite mediche effettuate presso le strutture private non accreditate con il SSN a dover essere pagate con bancomat, carte di credito, bonifico bancario e assegno. Si pensi alle visite presso uno studio dentistico privato. Stesso discorso avverrà in caso di ricovero, intervento chirurgico, esami di laboratorio o cure termali presso struttura privata che non sia accreditata con il SSN. È importante fare attenzione a conservare, oltre alla fattura o alla ricevuta rilasciata dal medico o dalla struttura, anche la documentazione attestante la modalità di pagamento, quale prova delle condizioni per poter fruire dei rimborsi fiscali. Per tutti i contribuenti, quindi, un unico monito: conservare le ricevute dei bonifici, di avvenuta transazione per i pagamenti con carte o la documentazione di addebito sul conto corrente con allegato il giustificativo della spesa, scontrino, ricevuta o fattura altrimenti non si potrà portare nulla in detrazione. Seconda novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 è relativa ai limiti di reddito per usufruire delle detrazioni Irpef del 19%: per chi percepisce un reddito superiore a 120.000 euro la detrazione si ridurrà progressivamente fino all’annullamento completo per chi ha un introito superiore a 240.000 euro all’anno.
Rosario Bernardo