Non c’è da meravigliarsi se tra qualche giorno gli ospedali di Napoli, gli ambulatori, le strutture sanitarie si troveranno con locali e sale operatorie sporche. Non c’è da meravigliarsi se i lavoratori addetti alla mansione di pulizia di questi locali, oltre mille, sono seriamente preoccupati sulla propria garanzia occupazionale. Stiamo parlando degli addetti ai servizi di pulizia, sanificazione, servizi integrati, multiservizi e complementari dell’Asl Na 1, la più grande azienda del Mezzogiorno per la pulizia di ospedali e distretti sanitari. I lavoratori di questa storia hanno appreso una notizia alquanto allarmante: manca la documentazione dell’appalto di subentro tra la Romeo Gestioni (storica regina degli appalti pubblici) e le 4 ditte a cui è stato affidato l’appalto. Le OO.SS hanno quindi inviato alla Prefettura, al Direttore Generale dell’Asl Napoli 1, alla Regione e alle ditte coinvolte in questo appalto una nota datata 14 ottobre 2019 in cui si sottolinea la forte preoccupazione per il destino di questi lavoratori e si chiede contestualmente un urgente incontro. Ad oggi nulla di fatto. L’unica soluzione è stata quindi quella di proclamare lo stato di agitazione del personale attivando la procedura di raffreddamento così come previsto dalla normativa vigente, legge 146/90 e successive modifiche del DLG 83/2000. Nel mentre la tensione cresce, l’allarmismo che regna tra le maestranze, in relazione al cambio d’appalto, è ormai incontrollabile, i lavoratori nei cantieri non sanno più cosa pensare e cosa fare, si teme che la disperazione e l’esasperazione possa prendere il sopravvento e possa purtroppo portare a conseguenze che nemmeno vogliamo immaginare. Perché se si pensa ai problemi che i lavoratori hanno sui propri posti di lavoro è un conto. Ma se si pensa che un lavoratore il posto di lavoro rischia di perderlo…beh, il discorso è ancora più difficile da affrontare. Se in ballo ci sono la garanzia occupazionale e la continuità lavorativa allora si parla di dramma, perché solo chi l’ha perso un lavoro sa cosa significa e chi teme di perderlo c’è quasi vicino, vicino a conoscerlo questo dramma.

Nel frattempo è pervenuta una nota in cui si chiede alle aziende, tuttora operanti nell’appalto, gli elenchi del personale in servizio presso questo appalto. Ma nulla di più. La preoccupazione resta alta. Va ricordato che l’articolo 4 del CCNL Pulizie e Multiservizi è applicabile in tutti i casi di cessazione di appalti di servizi, come nel caso della scadenza del contratto d’appalto stesso, nel quale l’appaltante procede a nuova aggiudicazione d’appalto che viene assegnato ad una azienda diversa dalla precedente. In base alla normativa del CCNL l’azienda cessante deve fornire comunicazione preventiva di cessazione d’appalto alle organizzazioni sindacali e territoriali, entro i termini previsti dalla normativa vigente del CCNL. Tale comunicazione deve contenere le informazioni sulla consistenza numerica degli addetti interessati ed aventi titolo, condizioni di miglior favore se esistenti, sull’orario di lavoro e indicare chi sono i lavoratori impegnati nell’appalto da almeno 4 mesi. L’azienda subentrante deve, a sua volta, comunicare alle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del suo subentro nell’appalto. Terminate le procedure di consultazione sindacale, il passaggio dei dipendenti, tra aziende, avviene con il licenziamento dei dipendenti dell’impresa cessante e l’assunzione degli stessi dall’azienda subentrante. Poiché non è esclusa l’eventuale possibilità che possa verificarsi l’aggiudicazione ad un’altra impresa diversa da quella dell’aggiudicazione stessa, potrebbe accadere che i lavoratori già licenziati dall’appaltatore uscente non abbiano ancora maturato il periodo di 4 mesi di anzianità nell’appalto che, come prevede la norma, è elemento essenziale e pregiudiziale per il passaggio diretto ed immediato e per sancire la continuità lavorativa delle maestranze. Ciò comperterebbe una vera e propria sciagura per mille lavoratori e per mille famiglie. Potrebbe essere invece sensato procedere alla definitiva aggiudicazione degli appalti, una volta definiti tutti i procedimenti amministrativi, al fine di consentire di procedere ai cambi di appalti nei termini e nelle tempistiche previste dal CCNL, senza alcun timore di ledere i diritti dei lavoratori e delle parti in causa. Qui si gioca con la vita dei lavoratori e questo non deve accadere: perché non si capisce che se si toglie un posto di lavoro si commette un crimine, si toglie la vita.