Eccomi amico di penna, come va? Come si diceva una volta.. spero che questa mia ti trovi bene. Per quanto mi riguarda mi induce tristezza forse un filino di uggia ma sai, tutto sommato, nessuna buona nuova. Sarà anche per il fatto di avvicinarmi al punto in cui nella vita si apprezza un percorso senza strappi. In ogni caso, c’è sempre qualcosa che filtra oltre le tue difese, all’inizio metti la notizia in un cassetto della mente, poi lo apri sempre più spesso e ne guardi il contenuto, quindi elabori e succede che magari ti arrabbi. Ma tu dimmi se può mente umana giungere a tanto: dimezzare la pena ad un femminicidio adducendo lo scatenarsi di una “Tempesta emotiva” che di fatto giustifica, sia pur parzialmente, l’atto delittuoso!

Hai voglia di aspettare le motivazioni della sentenza! Da donna sono indignata. Sembra quasi sia stato rispolverato il “Delitto d’Onore”. Questi accadimenti mi danno quasi l’impressione di vivere un ritorno al passato, nella Repubblica fondata sul “tutto si aggiusta“. Che cosa c’entra la tempesta emotiva con l’atto dell’uccidere? Vogliamo far passare l’idea che gli omicidi siano compiuti da soggetti emotivamente improntati sul tempo sereno? Chi preme un grilletto o sferra una coltellata uccide comunque, magari spacca un cranio con una martellata e nel commettere l’atto è sereno? E quindi? Quindi non è travolto, non è invasato da adrenalina? È un angioletto. In questo caso particolare c’è invece un fatto scatenante che annulla la serenità e fa scattare una “Tempesta emotiva”, forse perché la vittima è donna; è normale avere la sensazione di tornare indietro. Le donne turbano, generano tempeste emotive, tornano ad essere gli inconsapevoli strumenti del male. Tramite le donne il “Maligno” porta gli uomini alla perdizione, anche grazie alle tempeste emotive che sono capaci di scatenare nella mente degli uomini.

Sembrerà normale così, che una mattina qualcuno si alzi e cominci a dire che le donne devono coprirsi con il velo. Ciò servirà a prevenire tempeste emotive negli uomini che, poverini, da sempre sono indifesi davanti alla muliebre bellezza. È sicuro, in questo modo si riuscirà a giustificare con l’emotività qualunque gesto o quelli consumati soprattutto a danno delle donne, non solo il femminicidio. Assolviamo anche Otello, il famoso moro di Venezia! Strano è il fatto, se ci pensiamo bene, che ogni abitante del mondo esiste grazie ad una “Tempesta emotiva”. Ma questo non conta. Nel concludere questa mia apprendo dalla radio che l’attore della storia in questione ha tentato il suicidio in galera. È stato poi ricoverato in ospedale, chissà, l’episodio magari servirà ad avvalorare la tesi meteo-emotiva. Abbiamo una nuova sindrome medico-legale, la tempemotività, al grido di “liberiamo tutti i femminicidi” aspetteremo i nuovi tempi.

Ciao a risentirci con immutata stima. Salutami chi vuoi Rujamar!