Fronte bollente per i trasporti della città di Napoli, situazione incandescente in Ctp, l’azienda di trasporto che collega su gomma la città di Napoli con i comuni della provincia. È questo il caso di dire che quando la mala gestione di un’azienda ricade sui lavoratori si rischia di arrivare al collasso e ciò che sta accadendo in Ctp è davvero una brutta storia che vede circa 700 lavoratori lasciati da due mesi senza stipendio, senza risposte e depredati della loro dignità. Lavoratori che a fine mese hanno un mutuo da pagare, lavoratori che non riescono a far fronte all’affitto rischiando lo sfratto, lavoratori che devono dare da mangiare ai propri figli e non possono più permettersi di portare a casa inutili parole, false promesse di chi questi problemi nemmeno li capisce, lavoratori, quelli più fortunati, che non riescono a pagare più le bollette e nella migliore delle ipotesi rischiano di diventare cattivi pagatori.
La soluzione è una sola: ridare lo stipendio a questi uomini e donne e ridare loro la dignità che meritano. Nonostante le rassicurazioni da parte della proprietà, i soldi sui conti correnti non ci sono. E i lavoratori, tutti insieme, chiedono al sindaco e ai vertici di Città Metropolitana di essere ascoltati, di essere presi in considerazione. Lo scorso venerdì un incontro tra sindacati, i rappresentanti dell’Ente e della società: dopo 4 ore di forte tensione viene stilato un documento in cui le OO.SS. ribadiscono la richiesta di certezze circa il pagamento degli stipendi e soprattutto sulla continuità aziendale, sul futuro della Ctp, visto che ad oggi nessun piano industriale è mai stato presentato e nulla si sa sul destino di questa azienda. Città Metropolitana assicura che lo scorso giovedì sono stati predisposti ed avviati i flussi finanziari a favore di Ctp, cosicché promettono che i lavoratori saranno pagati il 24 settembre. Lo stipendio di settembre con i ticket arretrati saranno elargiti invece entro il 5 ottobre. Nulla poi da preoccuparsi sul futuro dell’azienda, sottolinea ancora l’Ente, si assicura la continuità aziendale e il rilancio dell’azienda, con la successiva approvazione del nuovo piano industriale. Una brutta storia a lieto fine? Vogliamo crederci ? Dobbiamo assolutamente sperarci. Che sia la volta buona, che i lavoratori abbiano giustizia, che Ctp possa ritornare ad essere un’azienda all’altezza del suo compito.
Il problema è che di promesse sono state fatte tante, di paroloni se ne sono sentiti tanti e gli impegni che erano stati presi non sono poi stati onorati. I lavoratori chiedono solo ciò che a loro spetta, i lavoratori sono stanchi di essere presi in giro, qui è in ballo il destino di un’intera azienda e di circa 700 famiglie e su questa gente non si può scherzare. Si pretenda che le persone che hanno portato l’azienda a questo scempio rivestano il loro ruolo, come non hanno mai fatto da quando siedono sulle proprie comode poltrone. Senza parlare di coloro che dove mettono mani distruggono tutto, e il trasporto pubblico locale ne è la prova. Speriamo che stavolta facciano sul serio, speriamo che mantengano le loro promesse.