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Il 29 giugno, nell’ultima riunione tenuta a Palazzo San Giacomo, le rappresentanze sindacali di Asia Napoli hanno ottenuto una piccola vittoria. Francesco Mascolo, l’onnipotente Direttore Generale inviso alle RSU ed ai Sindacati territoriali per la sua scarsa propensione a relazionarsi con i rappresentanti dei lavoratori, sembra diventato un po’ meno onnipotente. Perde la delega alla gestione del personale che viene trasferita a Piero Gargiulo, il Direttore amministrativo diventato anche Direttore delle risorse umane. Su Mascolo restano concentrate, oltre alle funzioni di Direttore Generale, quelle di Direttore Operativo e tutte le altre competenze che lo confermano “megadirettore” di fantozziana memoria.

Raffaele Del Giudice, il Vicesindaco che ha rappresentato l’Amministrazione Comunale nelle trattative, ha sacrificato Mascolo ed è riuscito ad allentare le tensioni senza incidere sui problemi strutturali di Asia Napoli. Resta irrisolto il tema della concentrazione dei poteri nelle mani di manager “tuttofare” poiché, trasferita la gestione del personale da un direttore all’altro, resta il dato di molte deleghe distribuite tra pochissimi dirigenti. Si conferma, in buona sostanza, la sovrapposizione di competenze che in questi anni ha limitato l’efficacia dei servizi. Guardando la quantità di rifiuti non raccolti lungo le strade dei quartieri popolari, sembra chiara l’urgenza di una riorganizzazione a cui il Vicesindaco non ha nemmeno accennato.

Nulla si dice sul rinnovo del contratto che dovrà chiarire quali risorse finanzieranno i servizi nel prossimo triennio. La questione resta cruciale per un’azienda costretta, dai mancati trasferimenti del Comune per decine di milioni, a farsi prestare i soldi delle banche e a bruciare in interessi ed altri oneri finanziari importanti risorse sottratte ai servizi. Restano sulla carta le misure per il  pensionamento anticipato dei lavoratori più anziani o con gravi limitazioni fisiche, necessarie in un’azienda dall’età media molto elevata e destinata ad accogliere tantissimi lavoratori espulsi da altre partecipate in crisi. Restano irrisolte le questioni relative al corretto inquadramento dei lavoratori impegnati in mansioni di monoperatore, alla gestione degli incentivi alla produttività, ad una gestione sin troppo discrezionale dei trasferimenti e del contenzioso disciplinare, ai nodi cruciali dello sviluppo del settore impiantistico e della collocazione di Asia Napoli nel sistema degli ATO intercomunali.

Su questi temi si registra un oggettivo deficit di attenzione di gran parte della RSU e di alcuni Sindacati. Puntano la loro attenzione sui lavoratori in arrivo dai Consorzi di Bacino, dentro un progetto finanziato dalla Regione Campania senza particolari costi per Asia Napoli, dando prova di scarsa solidarietà verso i colleghi del CUB e senza guardare ad altre operazioni di ben altro impatto sui conti e sulla stabilità dell’azienda. L’amministrazione comunale ha già annunciato che saranno trasferiti diversi rami d’azienda di Napoli Servizi, senza però chiarire quanti saranno i lavoratori coinvolti e quale sarà il peso economico che graverà sui conti di Asia Napoli. Resta quindi legittima la preoccupazione per un annuncio che, se concretizzato, rischia di trasferire oneri e sofferenze da una partecipata all’altra. Non si affronta il vero problema, la cronica mancanza di risorse di un Comune che non riesce a sostenere servizi strategici per la città. Pur comprendendo la difficoltà dell’Amministrazione, abbandonata a sé stessa da un governo centrale chiuso ad istanze che meriterebbero provvedimenti legislativi adeguati, spostare le passività da un’azienda all’altra non sembra una buona iniziativa. In questo modo si continua a rinviare la soluzione dei problemi, aumentando per Asia Napoli il rischio di una grave crisi economica e finanziaria.

La montagna scalata dal Vicesindaco ha partorito il topolino di un capo del personale più gradito del precedente alle rappresentanze sindacali. Lecito aspettarsi qualcosa in più dal Sindaco. Il 5 giugno si era impegnato ad affrontare i nodi strutturali ricordati in questo articolo dentro un percorso di confronto con le rappresentanze sindacali. Il 29 giugno, occupato in altri importanti impegni istituzionali, Luigi De Magistris non ha partecipato all’incontro con i Sindacati e nessuna questione di merito è stata discussa. Attendiamo la convocazione degli incontri in cui il Sindaco manterrà la parola data ai lavoratori di Asia Napoli.

I cittadini hanno bisogno di unità d’intenti e d’azione tra lavoratori, sindacati e Amministrazione comunale. La UilTrasporti è pronta a fare la sua parte e la farà in ogni caso. Sarà pronta a sostenere le scelte dell’Amministrazione se sarà virtuosa nel suo rapporto con i lavoratori, ma non avrà esitazioni nel difendere tutele e diritti se l’annunciata virtù sparisse alla prova dei fatti. Resta piena la disponibilità al confronto, come resta piena quella a sottoscrivere accordi per la risoluzione dei problemi. La gente della UilTrasporti è sempre disponibile, ma anche di buona memoria. Gente che sa come si fanno gli accordi, ma capace di ricordare che gli scioperi possono essere proclamati anche per questioni più serie della nomina di un dirigente.