napoliserviziIl 30 giugno scade il contratto che lega il Comune di Napoli alla Napoli Servizi, la partecipata multiutility che, tra l’altro, si occupa di gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune, assicura la pulizia e la manutenzione degli uffici e delle strutture comunali, gestisce il servizio di Pronto Intervento Stradale (i cosiddetti “tappa buche”), garantisce assistenza ai bimbi disabili delle scuole primarie.

Il futuro dei circa 1.700 dipendenti di Napoli Servizi, quindi, resta legato a doppio filo alla capacità del Comune di Napoli di trovare e rendere disponibili le risorse necessarie per un contratto di servizio pluriennale che copra e garantisca tutte le attività. Impresa non facile, alla luce delle note difficoltà di bilancio che turbano da tempo l’Amministrazione retta dal Sindaco De Magistris. La situazione determinata dagli effetti collaterali della vicenda CR8 che pesano sul Comune, nonostante gran parte dei debiti per la ricostruzione post terremoto del 1980 siano stati ricondotti alla responsabilità del Governo centrale, pone ancora una seria ipoteca sulla consistenza e su molti aspetti tecnico-formali del bilancio comunale.

Una situazione difficile, per molti versi preoccupante, su cui il Sindacato ha aperto da tempo un confronto serrato con i rappresentanti di Palazzo San Giacomo. Enrico Panini, l’Assessore al Bilancio e al Lavoro che presiede i tavoli di trattativa, ha più volte ribadito la volontà dell’Amministrazione di rinnovare il contratto di servizio, mettendo a disposizione le risorse necessarie per garantire la continuità dell’azienda e la stabilità dei posti di lavoro. Sul piano concreto, però, ha confermato le note difficoltà del Comune. Conferma che l’obiettivo dell’Amministrazione è garantire i servizi ed i lavoratori per ben cinque anni, ma annuncia anche la necessità di una proroga del contratto in scadenza. La proroga, secondo l’assessore Panini, è necessaria per dare ai tecnici il tempo necessario per definire elaborati molto complessi, senza nascondere la speranza che nel frattempo il Governo approvi una legge che consenta ai Comuni in difficoltà di avere più risorse e meno vincoli di bilancio.

Che il Governo intervenga davvero è un’ipotesi tutta da verificare, mentre sono certe le forti difficoltà dell’azienda e la scelta di interventi strutturali sugli organici. Per alleggerire Napoli Servizi alcune attività saranno trasferite ad altre partecipate. Ovviamente sarà trasferito anche il personale, confermando l’inclinazione del Comune a gestire le crisi aziendali con un abbondante ricorso alla mobilità tra partecipate. L’ultimo caso è stato quello della Napoli Sociale, partecipata in liquidazione, il cui personale è stato trasferito poco più di un anno fa proprio alla Napoli Servizi. L’ennesima operazione che per evitare i licenziamenti ha imposto ai lavoratori grandi sacrifici economici e un forte disagio professionale. Legittima, quindi, la preoccupazione che ancora una volta possano essere i lavoratori a pagare il conto più salato. Le rassicurazioni dell’Amministrazione comunale, che parla di cessione di ramo d’azienda con il mantenimento dello stipendio e delle condizioni contrattuali, sono troppo generiche per soddisfare la richiesta di tutele rappresentata dal Sindacato.

La UilTrasporti, con una posizione condivisa da tutto il movimento sindacale, ha già chiarito che difenderà salari e diritti contrastando operazioni che possano danneggiare i lavoratori. Si può accettare una proroga temporanea che non aumenta ma nemmeno diminuisce le risorse necessarie a sostenere il costo del lavoro, ma non si possono accompagnare ristrutturazioni aziendali dai contorni fumosi e dagli esiti incerti. La UilTrasporti ha deciso di proseguire su queste posizioni il confronto con l’Amministrazione Comunale. Napoli Servizi non può essere difesa spacchettando organici che sposterebbero il problema su altre partecipate già in difficoltà, mentre le attività meno redditizie potrebbero essere esternalizzate ad un mercato immaturo che sui nostri territori ha già mostrato tutte le sue criticità.

Napoli Servizi va difesa scommettendo sul futuro, attraverso un piano industriale ed un contratto di servizio di consolidamento e sviluppo per un’azienda che ha le carte in regola per candidarsi a diventare la più importante multiutility pubblica del Mezzogiorno. Questa era anche la posizione del Comune di Napoli fino a qualche mese fa. I lavoratori non hanno cambiato idea, non lo ha fatto nemmeno la UilTrasporti. Nei prossimi incontri, programmati a partire da questa settimana, si vedrà se lo hanno fatto a Palazzo San Giacomo.