Il Sindaco di Napoli con enfasi annuncia la rinascita di ANM, la quinta o la sesta da marzo in poi, si è perso il conto, rinascite tutte accomunate da un termine temporale perentorio da rispettare per evitare il peggio.
Si è passati dalla data di convocazione del consiglio comunale del 31 marzo, alla assemblea dei Revisori dei conti di fine ottobre per arrivare ai 120 giorni utili per presentare un piano al giudice delegato per il concordato preventivo.

Il primo cittadino sostiene che il concordato sia una vittoria dell’amministrazione comunale, dimenticando, o peggio, non conoscendo, che alla fine dei termini se il piano non sarà soddisfacente il giudice decreterà automaticamente il fallimento, un fallimento che, se si concretizzerà, sarà pienamente ascrivibile alla malagestio politica di De Magistris.

Il Sindaco sostiene di aver messo in campo tutte le azioni normative, amministrative e finanziarie, infatti normativamente ha aperto una procedura di licenziamento per 194 dipendenti, amministrativamente non riesce a mantenere gli impegni di pagamento del contratto di servizio stipulato con Napoli Holding per ANM a dicembre del 2014 e valido sino al dicembre del 2019; finanziariamente ha disatteso l’accordo con il quale doveva ricapitalizzare ANM attraverso una patrimonializzazione di circa 65 milioni di euro, ferma alla sola assegnazione del parcheggio Brin del valore di circa 11 milioni di euro.
Queste le azioni di nocumento messe in campo dalla Giunta De Magistris.

Sulla vicenda dei prolungamenti, invece, la cosa si fa più simpatica, perché, nel mentre il Sindaco annuncia che neppure in un incubo chiederebbe ai lavoratori di lavorare gratis dimentica che nel frattempo gli stessi Lavoratori hanno, nel 2016, maturato un premio di risultato, che ancora devono ricevere, quindi l’incubo già c’è, ed è tutto di costruzione “ De Magistris & Co “.

Per finire un ultimo pensiero sulle relazioni industriali. La vicenda ANM va avanti da 8 mesi, una storia fatta di estenuanti riunioni, anche notturne, condita da dibattiti accesi tra le stesse organizzazioni sindacali, con assemblee serene e non tra i Lavoratori, da protocolli siglati con difficoltà e mai realizzati non per colpa del sindacato, una storia che raggiunge il livello più basso quando, il 22 dicembre scorso, il Sindaco decide di ricorrere al concordato preventivo informando la sera prima la stampa e non il sindacato, per poi dopo sfuggire all’incontro fissato in tale data, incontro riproposto il 27 di dicembre al quale abbiamo deciso di non partecipare visto la consapevole abdicazione di De Magistris in favore di un Giudice Delegato in merito al futuro di ANM.

Il Sindaco, nelle sue dichiarazioni ci augura un buon cenone, ce lo auguriamo anche noi, facendo attenzione che nel menù non ci siano quei tipici dolci chiamati chiacchiere o bugie, dei quali, tutto l’anno, grazie al Sindaco di Napoli, facciamo indigestione.