Si è svolta ieri, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso la sede della Prefettura di Napoli, la “Giornata Nazionale di Mobilitazione” organizzata dalle Segreterie Cgil Cisl e Uil. Temi importanti, discussioni forti, al centro l’importanza di cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere i livelli occupazionali, efficientare la sanità, rinnovare i contratti di lavoro soprattutto nel pubblico impiego.
Lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati tutti insieme per chiedere più garanzie e risorse per l’occupazione giovanile, per gli ammortizzatori sociali, per chiedere il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionale che è legato all’aspettativa di vita, pensioni dignitose per tutti quei giovani che svolgono attività lavorative saltuarie, la riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli, più risorse per la sanità. Occorrono misure e fondi adeguati, occorre che il Governo venga attenzionato in maniera sempre più stringente sul mondo del lavoro, un mondo fatto di uomini e donne che hanno diritto a pretendere le loro garanzie, hanno diritto al loro lavoro, hanno diritto alle loro pensioni. La proposta unitaria che il sindacato ha avanzato al Governo sul tema della previdenza è chiara: “superare le difficoltà nell’accesso al pensionamento, favorendo così anche un inserimento lavorativo dei giovani, affrontare il tema dell’adeguatezza dei trattamenti pensionistici, attuali e futuri”.
I tavoli di confronto sono stati numerosi, duri, difficili, ma i provvedimenti richiesti dalle tre organizzazioni sindacali sono necessari in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo. Sono necessari investimenti pubblici e privati per aumentare la crescita, per generare occupazione, per garantire stabilità, non più precariato, ma un futuro certo e stabile. Ormai il mondo del lavoro è scoppiato e si è trasformato in un vero campo di battaglia. Giovani che scappano dal loro paese in cerca di un lavoro, aziende che falliscono, lavoratori non più giovani che vengono licenziati. Servono riforme efficaci che contrastino le assurdità del sistema economico attuale, serve uscire da questa guerra in cui siamo imprigionati e soprattutto servono proposte concrete e serie che aiutino a districarsi in questa giungla lavorativa. Le politiche di deregolamentazione e di riduzione della protezione del lavoro non hanno portato a nessun risultato. A Napoli, come nel resto d’Italia, il 14 ottobre 2017, gli uomini e le donne della Cgil Cisl e Uil erano in piazza, a sventolare le loro bandiere, a rivendicare il sacrosanto diritto al lavoro, un futuro dignitoso e la vera riforma del lavoro.