Una principessa, la protagonista dell’originale romanzo di Chiara Gamberale
Una riflessione sulla vita, sull’amore e sul dolore. Una storia raccontata con un linguaggio semplice, con la leggerezza di una fiaba e la profondità di un classico.
La storia di una principessa “Qualcosa di troppo” che sin dalla nascita dimostra di possedere una caratteristica, quella di non riconoscere limiti, è esagerata in tutto quello che fa.
Quando la madre, la regina, muore la principessa si ritrova ad avere “un buco al posto del cuore” e per una come lei, abituata a provare forti emozioni è davvero strano non provarne nemmeno una. Inizia così a vagare nel regno fino a quando incontra il Cavalier Niente che vive su una collina e trascorre il suo tempo a “non far qualcosa di importante”.
Grazie a lui, la principessa scopre il valore del “non fare niente”, della noia, del silenzio, di tutto quello che aveva, prima di incontrarlo, sempre rinnegato. Ma ad un certo punto della storia la principessa allontana il cavaliere, si ribella a lui e si dedica al nuovo modo di comunicare nel regno, si tuffa in Smorfialibro e incomincia a vivere nuove emozioni, nuove avventure, si innamora di un principe, di un conte, di un duca sino a quando non comprende che “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”. Ritorna così la nostalgia del Cavalier Niente, l’unica vera strada che porta all’amore, all’amicizia, perchè comprende che non può fare a meno di colui che insegna l’arte della noia, del non prendersi troppo sul serio.
Proprio così. La principessa capisce che le manca il suo grillo parlante antipatico, quello che attrae e respinge, quello che non dà risposte e quando le dà vanno tutte nella direzione che non vuoi. È questa una fiaba moderna che nutre l’anima e si legge tutta di un fiato e l’intento dell’autrice, Chiara Gamberale, è proprio quello di insegnare a guardare al mondo e ai reali bisogni da un punto di vista diverso.
Si corre il rischio di volere riempire la propria vita con eccessi anziché fare i conti con chi siamo veramente e cosa vogliamo. Questo libro è un breve frammento di romanzo di formazione, una semplice lettura basata su un modulo fantastico con elementi fiabeschi che evocano forti suggestioni ed è evidente che attraverso questo racconto semplice ed avvincente si riesca poi ad approdare a riflessioni profonde e complesse sulla vita, le emozioni, la fragilità e i falsi valori che dominano la società in cui viviamo. È un romanzo questo che prende per mano e conduce in un percorso di forti riflessioni ed è evidente l’invito, da parte dell’autrice, ad affidarci alle relazioni interpersonali ma con uno spirito nuovo, una opportunità per il lettore di vivere una fiaba in cui non manca il lieto fine, che spesso nella vita purtroppo non sempre è assicurato. Un vero gioiello, semplice e raffinato. Originale, emozionante e nuovo.