La lettura di questo agile, dinamico, intrigante libro di Tonino Scala (Il Quaderno Edizioni) mi ha fatto venire alla mente tre Manifestazioni in cui ho parlato di tifo e “violenza negli stadi”: 7 Aprile 1977 – Antisala dei Baroni al Maschio Angioino a Napoli, 5 Aprile 1980 – Chiostro Santa Chiara a Piazza del Gesù a Napoli, 21 Dicembre 1989 – Radio Due.
Si, una sorta di flash-back perché mai mi sarei aspettato di leggere e recensire un libro d’Amore imperniato sul tifo calcistico. Sull’Amore tra un tifoso della Juve Stabia (gialloble) e una della Nocerina (rossonera), tra una Vespa (non intesa come famoso scooter della Piaggio) e un Molosso.
“Un calcio d’amore” è questo. Proprio nel periodo in cui Calcio non fa rima con Amore ma con violenza, razzismo, campanilismo.
Carlo è un Supporter della Juve Stabia, 25 anni, ragioniere, muratore, gran lavoratore. Patty tifa Nocerina, 1 metro e 72 di femminilità, occhi verdi. Patty che fa “pattere” il cuore di Carlo che dichiara il suo Amore dietro la Curva Nord dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.
Tutto attorno ai due protagonisti la vita di tante persone anonime, più o meno legate ai due.Il tifo in entrambi è radicato: sarà un calcio all’amore o un Calcio d’Amore? La dedica che l’Autore ha fatto è “Alle donne e agli uomini d’amore”, ciò potrebbe già dare una risposta…
Gli “Alunni del sole”, Maria Nazionale, “The Gallettes”, Michele Russo, Peppino di Capri, una Castellammare in festa per il ritorno in Serie B dopo 60 lunghi anni a far da contorno a Carlo e Patty. Come finisce il libro? Eh, no, accattatavello (anche se non sono Sofia Loren…)!
Emilio Vittozzi