Molte idee e tutte ben chiare, questa l’impressione che si è avuta dopo l’incontro del 2 gennaio tra le Organizzazioni Sindacali di categoria ed il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito. Il progetto, e non poteva essere altrimenti, inizia da una profonda analisi delle necessità utili allo sviluppo del porto di Napoli, un cronoprogramma che parte dall’esigenza di riattivare la rete ferroviaria portuale con la retroportualità di Marcianise e Nola nell’attesa delle opere di escavo che consentiranno finalmente l’accesso delle grandi navi portacontainer anche sui moli napoletani, ma anche la necessità di rendere competitivo il porto attraverso un’attenta analisi del percorso di rispetto delle regole da parte dei titolari di concessione con lo scopo di razionalizzare ed utilizzare al meglio tutti gli spazi. Inoltre, il Presidente, in merito alle scadenze di contratto degli operatori portuali, si è detto indisponibile alle deroghe di allungamento dando priorità alle gare per innescare un percorso concorrenziale  con lo scopo di migliorare i servizi al minor prezzo possibile. Spirito poi ha ribadito che, nell’affidargli il mandato, il Governo gli ha chiesto, in maniera prioritaria, legalità ed ordine, ed è per questo che nelle prossime gare è intenzionato a tenere in considerazione solo le offerte delle aziende comprese nella “white list” vista l’obsolescenza del certificato antimafia, per quanto riguarda l’ordine all’interno del porto già è partito il primo provvedimento che regola l’accesso dei veicoli che sarà seguito da una regolamentazione, logistica e numerica, dei taxi e da un’evoluzione tecnologica delle aree destinate al parcheggio e da una riqualificazione del molo Beverello. Per quanto riguarda la sicurezza il Presidente informa che è in essere un tavolo con la Prefettura di Napoli per riconfermare il protocollo di intesa scaduto e che è sua intenzione sviluppare un altro protocollo dedicato alla legalità. Questa la prima parte, dedicata al  porto di Napoli, sviluppando nel frattempo il Piano Operativo dell’Autorità di Sistema, che riguarda l’insieme dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare, che sarà presentato alle organizzazioni sindacali nella metà di gennaio prima della sua definitiva approvazione. Quindi, un progetto complessivo, che sembra il riassunto delle idee che la Uil e la Uiltrasporti da anni auspicano per la ripartenza di un sistema che potrebbe diventare la prima industria del sud, una ripartenza che avviene, scusate la battuta, con lo Spirito giusto.