Come ogni anno è entrato in vigore l’orario invernale Trenitalia. Nel nuovo orario non ci sono stati grandi novità a parte una: la riorganizzazione dei treni sulla tratta Napoli-Roma via Formia.E’ stato studiato un modello per cercare di dare freno agli enormi ritardi che ogni giorno si manifestavano su una delle tratte ferroviarie più importati del SUD che collega il capoluogo Campano e tutta la Regione con la Capitale d’Italia. Secondo il nuovo modello, sono stati previsti dei treni regionali veloci che con poche fermate lungo il tragitto garantiscono un collegamento più rapido e puntuale con Roma; in adduzione a questi sono stati inseriti in orario dei regionali lenti che, fermando in tutte le stazioni, permettono ai pendolari di raggiungere l’appuntamento con i regionali veloci nelle stazioni dove essi fermano. Il progetto è stato concordato tra le divisioni regionali di Trenitalia sia del Lazio che della Campania ovviamente con il supporto delle due Regioni interessate. Quindi l’11 Dicembre in occasione del consueto cambio orario Trenitalia, i pendolari si sono calati in questo nuovo modello studiato per loro. Subito sono sorti i primi problemi e disagi per l’utenza: una volta una cabina elettrica incendiata, una volta un guasto ad un materiale ed ancora un altra volta un problema all’infrastruttura hanno fatto si che gli appuntamenti previsti tra i regionali veloci e quelli lenti sono stati spesso mancati, causando enormi disagi per l’utenza. Vista la cattiva stella sotto la quale è nato questo nuovo progetto, le associazioni e i comitati dei pendolari si sono scagliate immediatamente contro questo nuovo modello di trasporto; sono partite quasi subito sia lettere di protesta che manifestazioni. Anche nella giornata di Sabato c’è stato un incontro tra i rappresentanti Trenitalia regionale, la Regione Campania e le associazioni dei pendolari dove gli utenti hanno espresso ancora un volta la loro ostilità contro questo nuovo orario. Si è giunto alla conclusione che l’orario sulla tratta non è rigido e potrà essere rimodulato in accordo ovviamente con le due regioni interessate. Ebbene volendo analizzare la situazione, si può affermare che sicuramente il modello progettato da Trenitalia sulla carta ed in via teorica è un ottima soluzione, per i cronici ritardi che ogni giorno ci sono su questa linea, se poi ci caliamo nella realtà si intuisce subito che essendo un modello piuttosto rigido, che prevede un alto grado di puntualità, per poter funzionare ha bisogno di un alta affidabilità altrimenti il sistema salta.