anmIl sacrosanto diritto allo stipendio e la preoccupazione dei tagli in busta paga

Che l’Azienda Napoletana Mobilità stia vivendo un momento a dir poco complicato è ormai cosa risaputa, forse il momento più nero della sua storia e come se non bastasse, un altro grave problema questa volta colpisce i lavoratori dell’indotto. Un incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda è stato richiesto per far chiarezza su una situazione che preoccupa non poco: notizie non ufficiali affermerebbero che il nuovo bando per la gara d’appalto delle pulizie delle strutture ANM (ex Metronapoli) è attualmente in fase di progetto e che tale bando prevede una riduzione economica di circa il 20% rispetto a quello attuale. Questo significa che se la notizia fosse vera i lavoratori delle pulizie rischierebbero un incisivo taglio in busta paga. Ancora una volta preoccupazioni forti per questa categoria di lavoratori che negli ultimi tempi ha vissuto problematiche relative a riduzioni di orari di lavoro con consequenziali riduzione di salario. Purtroppo i conti non tornano e a farne le spese sono sempre e solo i dipendenti di queste ditte appaltanti che si dichiarano oramai stanchi di affrontare solo momenti di grande incertezza. Un problema questo che già si è fatto sentire tempo fa con ritardi continui dei pagamenti alle ditte di pulizia che lavorano presso questa azienda. La mancanza di liquidità in ANM che la proprietà, il Comune di Napoli, dovrebbe assicurare all’azienda di trasporto pubblico, ha causato una sorta di reazione a catena nei confronti anche dei fornitori. Niente soldi per l’azienda, niente soldi quindi per i fornitori dell’azienda. Cercare di capire come gestire quelle poche risorse a disposizione non è certamente semplice, soprattutto quando l’azienda in questione è sull’orlo del fallimento, ma sapere che i lavoratori impegnati presso l’appalto in oggetto possano rischiare di avere uno stipendio ridotto è cosa che desta molta preoccupazione. Tutti i lavoratori hanno pari dignità, tutti i lavoratori hanno diritto ad uno stipendio. È inaccettabile che siano sempre e solo i lavoratori a pagare lo scotto di scelte politiche ingiuste e scellerate ed è assurdo che non ci sia una presa di responsabilità da parte di coloro che amministrano. Il problema è sempre lo stesso: il flusso di cassa che non c’è, ogni mese si lavora su emergenze quotidiane ogni mese si spera e si invoca uno stipendio che tarda ad arrivare e che arriva solo se tutto va bene. La sofferenza dei lavoratori ormai è a limite della sopportazione: impossibile pensare di erogare la propria prestazione lavorativa senza stipendio o con uno stipendio ridotto. I lavoratori non possono portare a casa solo chiacchiere e giustificazioni inutili, il lavoro va pagato, il diritto al salario è sacrosanto ed è impensabile anche pensare ad una riduzione di retribuzione in questi periodi di grave crisi economica. Speriamo che anche in questo caso, per i lavoratori delle ditte di pulizia in ANM, non si butti il bambino insieme all’acqua sporca.