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“Vivere senza malinconia, vivere senza più gelosia”… così recitava una canzone popolare in voga molti anni fa. Per godere di questo straordinario dono che è la vita necessitano  alcune cose indispensabili: aria, acqua, nutrimento, non per noi ma per la sopravvivenza della specie, a questo tutti noi siamo programmati. E già, l’aria non è più quella di una volta, abbiamo cominciato con la rivoluzione industriale, poi produzioni sempre più spinte hanno fatto sì che l’utilizzo dei carburanti fossili ammorbasse l’aria. La deforestazione selvaggia certo non aiuta alla rigenerazione dell’aria, che, non essendo più quella di una volta, rischia di trasformarsi da salvifica in malefica. Vivere senza più nostalgia… l’acqua, grazie agli scarichi  industriali, ai versamenti di idrocarburi, l’urbanizzazione forzata dal cambio di sistema economico – produttivo, non e’ più quella delle fontanelle ombrose e ristoratrici. Il liquido che per millenni, non solo ci ha pulito il corpo, ma ci purificava l’organismo non esiste più. Le nostre periferie i nostri campi sono solcati da rigagnoli dei più svariati colori che vanno dal blu ”Danubio”, donato dalle concerie, al grigio avorio regalatoci dai cementifici e colorifici. Che dire poi di quei fiumi ricoperti da una patina traslucida che a contatto con i raggi del sole diventa iridescente, novello arcobaleno fluido. E i laghi, i mari, gli oceani? Vivere… ci vuole il cibo per vivere. Dagli ultimi studi nutrizionali pare che le carni rosse siano cancerogene, per fortuna abbiamo quelle bianche. Ma se polli stressati dall’allevamento intensivo, nutriti forzatamente, imbottiti di antibiotici allietano le nostre  mense è preferibile evitarli, giusto per la salute nostra! Ma per gli ovini? Anch’essi sono  considerati carne rossa perciò potenzialmente dannosa, se poi magari il loro pascolo non è quello dell’alpeggio? Magari mangiano  erba  di quella pianura solcata da ruscelli multicolori  o fiumi iridescenti! Ma non disperiamo, grande riserva di proteine alternative è il pesce, leggero, digeribile, senza grassi, pieno di omega 3, un toccasana per la salute, già la salute, condizione di base per vivere. Insieme agli omega 3,  le creature del mare, solo del mare (nei fiumi sono morte tutte) ci forniscono mercurio, piombo ed ogni sorta di metalli pesanti atti ad intossicarci la vita. Ci restano pur sempre i mitili e i piccoli  crostacei, buoni,  anzi ottimi, in ogni caso visitati dai colibatteri degli scarichi fognari urbani, perciò occhio! Vivere… rinnovare la specie. I bambini come sono belli, la nostra speranza  futura! Ma oggi alla luce di quel che  è la realtà globale, per soggetti pensanti, esercitare il piacere-dovere della procreazione è legittimo ? È giusto mettere al mondo figli che troveranno a loro ostili l’aria, l’acqua, il nutrimento? In un ambiente che da giardino dell’Eden è stato trasfigurato nell’Ade. Una specie ”impazzita”, non solo distrugge, avvelena, devasta la natura, allegramente si massacra, producendo montagne di cadaveri, oltre che di immondizia radioattiva e non. Tutto ciò per obbedire ad un nuovo ed un vecchio Dio. Il Dio nuovo è il denaro, il Dio vecchio è il potere, la schiavizzazione dei  propri simili, e questo significa distruggere la terra e tutte le sue forme di vita . Bene il fine giustifica i mezzi! “Vivere… perché la vita è bella e la voglio vivere sempre più!”.

Vi saluto e sono L’AUTOFERROAGRICOLO!