Abbiamo dovuto aspettare cinque anni, abbiamo dovuto assistere impotenti alle scelte sbagliate, certi che il tempo ci avrebbe dato ragione. Ci sentivamo come leoni in gabbia, con la forza delle nostre idee ma intrappolati dalle regole del libero mercato e dalla GESAC, che, titolare della concessione della gestione dell’aeroporto internazionale di Napoli, proponeva il miraggio di uno sviluppo legato necessariamente all’ingresso di un nuovo soggetto addetto all’assistenza ai bagagli. Nonostante i sindacati abbiano denunciato a tutti gli organi competenti che l’aeroporto internazionale di Napoli non era strutturato in modo da poter ospitare un terzo handler a causa degli spazi ristretti, della conseguente scarsa sicurezza di terra e soprattutto per la presenza di infrastrutture inadeguate, la GESAC non ha esitato ad aprire le porte al nuovo operatore, mentre le organizzazioni sindacali venivano pubblicamente accusate di voler ostacolare la crescita e l’occupazione dello scalo aeroportuale, in quanto solo il nome ”Menzies Aviation” avrebbe attratto vettori e aumentato in maniera esponenziale il volume di traffico e passeggeri con conseguente aumento dell’occupazione. Peccato dover dire che avevamo ragione noi, perché oggi è sotto gli occhi di tutti il pessimo risultato di questa scelta scellerata da parte del gestore. Il nuovo handler, accolto dalla GESAC con squilli di tromba, dopo aver indebolito ancora di più il sistema aeroportuale esistente e contribuito a portare le tariffe per i servizi offerti dalle società di handlers ai minimi storici e soprattutto tra le più basse in Europa, con conseguente impoverimento delle aziende e dei lavoratori del settore, alle prime difficoltà economiche non ha esitato a scappare, lasciando tra l’altro a casa quattro lavoratori “alla faccia dello sviluppo e dell’occupazione”. Dinnanzi a questo scempio, oggi fortunatamente si corre ai ripari grazie ad un accordo tra le organizzazioni sindacali e le aziende di handler che rafforza la clausola sociale e garantisce ancora di più l’occupazione nello scalo partenopeo, la tenuta delle aziende e le condizioni dei lavoratori in caso di passaggio di personale. Ci rendiamo conto che la cosa più semplice è colpire i più deboli, ma attenzione, l’arroganza e “l’abuso di potere” alimentano la tensione e i conflitti sociali, tanto che il 14 maggio ci sarà un primo sciopero di tutti i lavoratori occupati nelle aziende di handlers!

Claudio Nocerino