È stato finalmente inaugurato ed aperto al pubblico il sottopasso di collegamento tra la stazione Colli Aminei della Metropolitana della Linea 1 ed il complesso ospedaliero del Cardarelli. Una nuova seconda uscita della stazione Colli Aminei denominata “Cardarelli” che collega la stazione della metropolitana con il nuovo stazionamento bus realizzato all’interno del parco della struttura ospedaliera all’incrocio tra via Cardarelli e via Pietravalle. Si completa così il nodo di interscambio Colli Aminei dove era già in esercizio un parcheggio di circa 250 posti auto, proprio attiguo alla stazione della linea 1. Ancora un altro tassello importante per la mobilità del trasporto pubblico di Napoli, ancora un importante traguardo per rendere più agevole lo spostamento verso l’ospedale Cardarelli, senza più sottoporsi al tremendo calvario dell’auto. All’apparenza si potrebbe pensare ad una semplice uscita della metropolitana ma riflettendoci bene non è proprio così: la nuova uscita rappresenta in realtà il completamento di un progetto di interscambio tra ferro (metropolitana), gomma (stazionamento bus) e parcheggio, tutto in un solo punto. Il nuovo sottopasso è stato costruito grazie ad un accordo con l’azienda ospedaliera che ha concesso al Comune di Napoli l’utilizzo di una parte di terreno privato. E come sempre, a questa grande inaugurazione in pompa magna, non potevano mancare le grandi personalità politiche: in pole position il sindaco di Napoli Luigi De Magistris accompagnato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che subito sottolinea come la nuova uscita Cardarelli sia un’opera finanziata integralmente dalla Regione Campania per circa 10 milioni di euro, opera che si integra nel nuovo piano dei trasporti che prevede nuove fermate per un investimento pubblico di 1 miliardo e 700 milioni di euro al fine di migliorare la vivibilità di Napoli, sia per i suoi cittadini che per i suoi turisti. Inevitabile dunque che a poco dalle elezioni amministrative si organizzasse una così bella festa per la cittadinanza intera e si tagliasse un nuovo nastro, una bella trovata in campagna elettorale, quasi ci chiedevamo quando avvenisse questa grande festa di piazza visto che siamo abituati ad ogni tornata elettorale ad assistere ad una nuova inaugurazione. Ed ormai tutti lo sanno, in campagna elettorale tutto è lecito, tutto è possibile e per il nostro primo cittadino non poteva mancare un taglio del nastro in questo momento così particolare. Nel mentre le personalità politiche pensano ad elargire i migliori sorrisi per conquistare la stampa e a promettere nuovi traguardi per la mobilità cittadina, i lavoratori pagano il prezzo di una cattiva gestione e di scelte scellerate che non consentono all’azienda di poter erogare un servizio efficiente ed efficace nell’ottica della sicurezza. In pochi giorni un agente di stazione nella stazione Municipio viene aggredito da cinque balordi solo per aver chiesto il titolo di viaggio e subito dopo un conducente in servizio sulla linea 195 viene inseguito e picchiato brutalmente da un viaggiatore che aveva preteso di salire a bordo dell’autobus fuori fermata. Una violenza inaudita, una violenza che indegna, una violenza sociale che dilaga a macchia d’olio. Senza un perché, senza un motivo valido. Lavoratori che fanno il proprio mestiere ma che rischiano di non tornare la sera dalle proprie famiglie. Un senso civico del tutto assente, regole inesistenti che rendono legittimo l’illegittimo e lecito l’illecito, che arroga alla stolta violenza e all’incolta prepotenza il potere di rendere la legge del più forte il credo egemone e dominante. E per quanto l’azienda Anm sia vicino al personale di front line vittima di scellerati episodi, è bene dirlo, servono adeguati protocolli di sicurezza, procedure ed investimenti a tutela dei dipendenti, servono tutte quelle misure atte a garantire loro di lavorare serenamente ed in sicurezza. Basta all’inciviltà sociale, basta a queste scene di spaventosa follia estrapolate dalla realtà ordinaria. Basta al terrore dei lavoratori. È giunto il momento che l’azienda ponga rimedio a questa realtà allarmante; siamo felici di assistere ai nastri tagliati, significa che il trasporto avanza, ma pretendiamo più sicurezza, sia per i lavoratori che per coloro che quotidianamente usufruiscono del trasporto pubblico locale.

Dario Riccio