La Giunta regionale della Campania ha approvato lo schema di accordo quadro tra Regione Campania e Rfi (Rete ferroviaria italiana, gruppo Ferrovie dello Stato) che definisce i criteri di utilizzazione della rete e la disponibilità delle relative tracce per i servizi di trasporto pubblico locale su ferro. L’accordo entrerà in vigore con il prossimo orario di Dicembre 2016 e sarà valido per i prossimi 5 anni con la possibilità di rinnovare per ulteriori 5 anni. Insieme all’accordo quadro, la Regione ha approvato anche il documento tecnico dell’AcaM, redatto in collaborazione proprio con Rfi e con la successiva consultazione dei soggetti interessati e quindi associazioni e comitati dei pendolari che hanno avanzato le loro osservazioni e pro-poste. Nell’accordo quadro viene definito l’assetto di tutti i servizi regionali su ferro gestiti dalle imprese ferroviarie e cioè da Trenitalia e da Eav per i servizi che attraversano la rete Rfi. Oggetto di tale accordo è quello di rimarcare in maniera ufficiale un progressivo miglioramento dei servizi ferroviari con l’adeguamento degli stessi alle esigenze degli utenti campani, tutto questo grazie ad una serie di interventi sulle infrastrutture, col potenziamento delle tecnologie ed anche l’immissione in esercizio di nuovi treni. Il primo punto è stato quello di assegnare alle imprese ferroviarie le tracce per i servizi, andando ad individuare tutte le relazioni di traffico che avvengono lungo la rete campana che ha un estensione di circa 1100 Km di cui quasi l’80% elettrificate. Lo scenario di servizio collegato all’accordo quadro mette a sistema l’offerta Trenitalia che partirà con l’orario di dicembre 2016 con l’offerta dei servizi Eav che interessa la rete Rfi (Napoli-Benevento e Napoli-Piedimonte Matese). I volumi di produzione di base a partire dall’anno di attivazione dell’accordo saranno di circa 9700 treni*Km/anno e potranno essere incrementati di un ulteriore 5%. Lo scenario dei servizi attuali e futuri è stato analizzato dividendo la Regione in macro aree, prevedendo per ognuna di esse un riassetto dei servizi, con il miglioramento dei cadenzamenti su alcune tratte e l’introduzione degli stessi su relazioni oggi non cadenzate. Insieme al riassetto dei servizi sono state inserite nell’accordo le prospettive di sviluppo che investono tutti gli interventi previsti sulla rete infrastrutturale e i piani di ammodernamento del parco rotabile. Rfi, infatti, ha avviato sulla rete campana significativi investimenti finalizzati a garantire un’ulteriore fase di sviluppo del TPL attraverso l’estensione delle tecnologie per la gestione della circolazione, il potenziamento infrastrutturale degli impianti ed il miglioramento dell’accessibilità e della qualità dei sevizi di stazione; nello specifico è stato pianificato l’upgrading tecnologico su alcune relazioni e nelle principali stazioni della rete campana. Previsti entro il 2018 altri interventi come l’attivazione di un nuovo sistema di informazione e comunicazione al pubblico sul passante metropolitano Pozzuoli-Napoli Gianturco che garantirà migliori performance tramite periferiche video specificatamente studiate; verranno anche completati gli interventi di innalzamento dei marciapiedi di Napoli Centrale e Napoli Campi Flegrei. Sempre per il 2018 è previsto nell’accordo il completamento del progetto “500 stazioni” che nella Regione Campania interessa 39 stazioni di Rfi, individuate tra quelle più significative dal punto di vista trasportistico, territoriale e commerciale e che prevede il miglioramento del confort, della pulizia, dell’illuminazione, della sicurezza ed anche l’implementazione del Wi-fi nelle stazioni. Infine, sempre nell’ambito del periodo di decorrenza dell’accordo quadro è prevista l’acquisizione di nuovi treni di tipo Jazz (gli stessi utilizzati per il Leonardo Express a Roma) che andranno a sostituire i treni attualmente utilizzati sulla linea 2, la Regione, infatti, con il DGR 496/2015 ha stabilito l’acquisto di 4 elettrotreni di tipo Jazz che entreranno in servizio nel corso del 2016 e la fornitura nel periodo 2017-2020 di ulteriori 8 elettrotreni. In definitiva con l’accordo quadro sono state gettate le basi per un servizio di TPL che dovrebbe tendere almeno agli standard italiani, la speranza è che tutto quello che è stato detto e scritto si realizzi per dare alla Campania quello slancio che fino ad adesso non c’è stato, comunque sia i benefici o carenze di questo accordo verranno a galla… agli utenti l’ardua sentenza.

Tommaso Esposito