Procede, passo dopo passo, l’articolato percorso per la salvaguardia dei lavoratori di ex EavBus, oggi Eav DTA, che da circa tre anni sono stati dichiarati in esubero attraverso la procedura ex L.223/91. Con un accordo siglato il 5 e 6 agosto 2015 tra Organizzazioni Sindacali, Eav e Regione Campania, è partita una corsa ad ostacoli per scongiurare i licenziamenti dei 173 lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro; lo stesso accordo mira ad azzerare gli esuberi dell’azienda fallita con una serie di accorgimenti, che vanno dall’esodo incentivato per i lavoratori già in possesso dei requisiti pensionistici, all’utilizzo della cosiddetta Naspi come ammortizzatore sociale, fino al ricorso alla mobilità interaziendale.
In particolare, è stato previsto l’impiego della Naspi ai di- pendenti ai quali restano 24 mesi per maturare i requisiti pensionistici. In questi casi, alla stregua di un pensionamento anticipato, i lavoratori interessati saranno licenziati (presupposto per beneficiare della Naspi) e avranno garantita la differenza economica tra la Naspi ed il RAL (reddito annuo lordo). Gli stessi non subiranno dunque alcuna perdita economica, una misura quest’ulti- ma che sarà garantita dalla Regione Campania con le risorse economiche rivenienti dal fondo di sostegno del tpl, fondo che sarà rifinanziato per governare una crisi di settore ancora in atto. Unico nodo da sciogliere sulla questione resta il trattamento di fine rapporto, viste le diatribe nate tra la curatela fallimentare e la stessa Eav circa il soggetto che dovrà versare le quote di TFR ai lavoratori. Una condizione imprescindibile, quella della garanzia del TFR, senza la quale i lavoratori interessati difficilmente sceglieranno la via del licenziamento. E in effetti, ad oggi, solamente 4 unità hanno già sottoscritto un verbale conciliativo per “lasciare” l’azienda senza TFR. Per quei lavoratori che, invece, hanno maturato i requisiti pensionistici, l’Eav ha concesso la possibilità di aderire al cosiddetto “esodo incentivato”, percorso che resterà valido anche per i prossimi 3 mesi.
Infine, la parte più dinamica dell’accordo è quella relativa alla mobilità. In altre parole, si tratta della “migrazione” dei dipendenti dal settore Gomma al settore Ferro, procedura intrapresa a gennaio scorso con l’acquisizione da parte della Divisione Ferro EAV di 24 unità provenienti dalla Divisione Autolinee della stessa EAV, attraverso un’apposita selezione per manutentori, destinati alle diverse officine di Eav Ferro. Analogamente, con successive selezioni del personale, si prevede un’ulteriore mobilità interaziendale, per arrivare al collocamento di ulteriori 91 unità, in settori specifici individuati da Eav Ferro con carenza di personale. A prescindere da tutto ciò, ad oggi resta ancora poco chiara la prospettiva di Eav Divisione Trasporto Automobilistico. È infatti ancora da capire se e quando sarà applicata la delibera regionale che prevede l’affidamento dei servizi ad Air di Avellino, così come resta poco chiara l’ipotesi di intesa tra Regione Campania e Città Metropolitana di Napoli circa l’affidamento degli stessi servizi all’Air, per quanto riguarda i contratti di servizi di Benevento e Avellino ed alla Ctp per i contratti di servizio dell’ex Provincia di Napoli.
Pierino Ferraiuolo – Rosa Fornaro