Quando si riesce a distorcere le cose in nome di un Dio misericordioso si massacrano i ”miscredenti”.

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Nel nome dello stesso Dio, chiamato in altro modo, si indice il Giubileo della ”misericordia”. Per i seguaci dell’Islam i miscredenti sono i Cristiani, per questi ultimi i non credenti sono i musulmani. Ma questa  contrapposizione di ”fede” basta a comprendere Parigi? Certo che no! Ma siamo sicuri che c’entri la Religione? Riflettiamo. I terroristi provengono dalle città europee, non tutti sembrano poveri disadattati, appaiono quasi dei “signor nessuno” che riescono a trovare una ragione esistenziale solo praticando la violenza. Altri hanno incontrato la vera ”fede” nelle patrie galere o verranno detenuti per reati comuni.  Per capirci qualcosa dovremmo tener presente il panorama politico economico che genera questi orrori. L’Arabia Saudita imbottita di petroldollari si contrappone all’Iran concorrente nel mercato del petrolio ed antagonista religioso. La Turchia ha smanie egemoniche regionali e nel contesto attuale punta a liquidare definitivamente due suoi problemi, i Curdi e la Siria. Arabi e Turchi hanno nei confronti del ”Califfato”   comportamenti ambigui, perciò non sono molto affidabili. La Russia strategicamente tende al mantenimento delle basi militari in Siria, teme anche un infiammarsi degli animi di venticinque milioni di musulmani del Caucaso. Gli U.S.A., alleati di Turchia ed Arabia, protettori di Israele, cercano  affannosamente di rimediare ai disastri fatti dalle precedenti amministrazioni. La Cina per ora tace, ma pare che nel nordovest Cinese viva una ”minoranza” di alcune decine di milioni di Musulmani Cinesi, che già in passato hanno mostrato segni di irrequietezza. E poi abbiamo la UE che si vede sbattere in faccia le ”scorie” del suo passato coloniale, paralizzata dalla sua disunità interna, conseguenza di un’unione  meramente commercial – finanziaria, che genera egoismo tra gli stati membri. Un’altra cosa è da tener presente, tutte le entità politiche coinvolte in maniera diretta o indiretta stanno manipolando questo fenomeno del ”Califfato”, a fini politici interni, sia i governi sia le o p p o s i z i o n i , quando ci sono.

Tutti questi ”attori” stanno lì in circolo a guardare senza riuscire ad accordarsi su una strategia comune per debellare il bubbone malefico. Ognuno, facendo finta di assumere decisive posizioni, in realtà guardandosi in tralice, avendo tutti nella faccenda interessi diversi. Soltanto una forte pressione della pubblica opinione mondiale sui governi, forse riuscirà in tempi accettabili a risolvere il problema. Certo non si capisce come in alcuni stati interessati al problema del ”Califfato” si possa far pressione sul governo, visto che la cosiddetta coalizione che definirei di ”buona volontà”. In alcuni dei suoi  componenti la democrazia è vista come la peste. In questo contesto i terroristi-martiri (dipende da quale parte si guardano) invece di andare dallo psicanalista continueranno ad esternare il proprio ”disagio”, massacrando innocenti, continuando ad alimentare, questo sì, guerre non di religione ma di altri  interessi, strumentalizzando e mobilitando gli ”ignoranti” di ogni fede!

Xavier Ximenes