È in via di definizione, pronto per essere vagliato dalle Organizzazioni Sindacali, l’attesissimo “Regolamento Avanzamenti e Promozioni” proposto da EAV. Tra poche settimane, probabilmente, i dipendenti dell’azienda conosceranno per filo e per segno quali sono le possibilità di sviluppo professionale a cui ambire, nel corso della propria carriera. Una garanzia di legalità per i lavoratori, ma anche un indispensabile vademecum per chi, in EAV, si occupa di sviluppo, di riassetto organizzativo e di competenze professionali. Che l’azienda di trasporto pubblico locale più contestata della Regione Campania abbia deciso di dotarsi di un Regolamento Avanzamenti e Promozioni è un fatto certamente apprezzabile. Che lo stia facendo a valle di una numerosa serie di selezioni interne, così come di effettive selezioni “interaziendali” conseguenti ai piani regionali di mobilità interaziendale e di salvataggio delle Società in crisi, è certamente un fatto che non sfugge a tanti. Insomma, prima si è messa mano alla riorganizzazione attraverso le più disparate selezioni, attingendo da ogni categoria professionale per colmare le svariate lacune di organico, e dopo, solamente dopo, si è passati a dare delle regole per le selezioni e i concorsi a venire. Ma veniamo alle specificità di questo neo-regolamento che riempie una lacuna di oltre 15 anni, ma ricalca in parte quanto dettato dal buonsenso e dalla precedente prassi aziendale. Il Regolamento in effetti era previsto, oltre che dal Regio Decreto 148, soprattutto dall’Accordo Nazionale del 2000. Così come dall’impostazione dell’Accordo 27/11/2000, dunque, gli avanzamenti da una figura professionale a un’altra dovranno essere basati sulla classificazione del personale autoferrotranviario in Aree Professionali e in Aree Operative. Tale distinzione si articola appunto in: Aree Professionali, riferite alle mansioni da quelle più complesse a quelle più generiche (area 1; area 2; area 3; area 4) e Aree Operative, riferite agli ambiti delle varie attività aziendali (area esercizio; area amministrazione e servizi; area manutenzione, impianti e officine; area servizi ausiliari per la mobilità). Con il Regolamento Avanzamenti e Promozioni di EAV dovrebbero entrare in vigore una serie di vincoli e limiti, in modo da impedire il passaggio indifferenziato da un’area qualsia-si ad un’altra (fatti salvi i casi in cui la prima selezione dovesse andare deserta o il numero dei candidati fosse insufficiente, ad esempio). Il principio di base pare essere dunque: non tutti i lavoratori possiedono le competenze adatte per acquisire una determinata figura professionale, per cui il passaggio ad una determinata qualifica sarà consentito solo a coloro che lavorano nella stessa Area Operativa, per esempio. Il Regolamento dovrebbe anche contenere una serie di norme procedurali sullo svolgimento delle selezioni e dei concorsi, sulle graduatorie, sui titoli di studio necessari per aspirare alle varie mansioni. Si tratta di un passo in avanti necessario a definire una volta per tutte delle regole chiare di partecipazione alle selezioni interne, e che merita la massima attenzione anche da parte dei Sindacati che dovranno avallare il tutto.
Rossella Fornaro