Si è concluso l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali di categoria con Agens, Asstra e Anav riguardante il rinnovo del Contratto Nazionale degli Autoferrotranvieri-Internavigatori (Mobilità TPL) che scadrà il 31 dicembre 2020. Vari i confronti soprattutto sul tema delle risorse destinate al settore trasporti e su quanto rimasto e non ancora completamente definito, rispetto all’accordo di rinnovo del CCNL del 28 novembre 2015, in riferimento al welfare contrattuale. Il confronto sul tema risorse è stato rinviato in attesa degli sviluppi legislativi sul tema ma le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito con forza la necessità di chiudere in tempi brevi il rinnovo contrattuale e di definire il miglioramento della qualità del lavoro e della vita dei lavoratori del comparto. Inutile negarlo, tutti attendono con ansia il prossimo rinnovo contrattuale perché si sa che è un fondamentale strumento di tutela della categoria. E i lavoratori meritano di raggiungere dei buoni risultati, meritano di vedere la propria categoria valorizzata e meritano di vedere al centro il valore della persona. Dal rinnovo di questo contratto può venire la spinta anche per altri settori e solo così si rimette in moto la crescita e si dà una prospettiva di sviluppo al Paese e si spera che l’accordo, a cui si arriverà, accoglierà in larghissima parte le richieste che le organizzazioni sindacali hanno avanzato con la piattaforma rivendicativa, approvata con una fortissima maggioranza dalle lavoratrici e dai lavoratori. Il nuovo contratto nazionale dovrà rappresentare uno stabile baluardo a garanzia della categoria degli autoferrotranvieri. Occorrono regole contrattuali in grado di rispondere alle esigenze di tutela del lavoro, considerate anche le profonde trasformazioni in corso in tutto il settore.

Le modifiche legislative introdotte sia a livello europeo che dal Governo italiano per la riforma del sistema del trasporto pubblico locale e ferroviario impongono l’aggiornamento dell’attuale modello contrattuale che origina dal protocollo di intesa sottoscritto presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nell’aprile del 2009 e dal protocollo del 30/09/2010. L’accelerazione dei cambiamenti e le mutate esigenze di trasporto richiedono una maggiore chiarezza e certezza di regole che accompagnino le norme comunitarie e nazionali in materia di liberalizzazione e di obblighi di servizio pubblico in un contesto di politiche tese al contenimento della spesa pubblica. È necessario accelerare quindi il processo di rinnovo contrattuale per assicurare regole certe che garantiscano sicurezza, sostenibilità, efficienza dei servizi, garantire stabili livelli occupazionali, salariali e normativi, anche allo scopo di evitare il dumping contrattuale. Il documento unitario presentato per avviare il percorso negoziale per il rinnovo del CCNL propone le fondamentali linee di azione e gli obiettivi sui diversi temi della disciplina contrattuale: il CCNL come strumento fondamentale per la tutela del lavoro e del reddito, la salvaguardia della contrattazione di secondo livello, le regole, le risorse e la clausola sociale, la sicurezza, il contrasto alla precarietà,  la contrattazione inclusiva e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, le tutele per ricollocazione a seguito di riorganizzazioni aziendali e/o inidoneità, la risposta contrattuale a giovani e neoassunti, l’aumento retributivo adeguato al costo della vita, gli strumenti di welfare che rispondano ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori. La fase contrattuale sarà importante e complessa e sarà affrontata attraverso percorsi democratici, che coinvolgeranno tutte le lavoratrici e i lavoratori. Il prossimo incontro è stato fissato il prossimo 12 febbraio e sarà incentrato oltre che sugli sviluppi legislativi in tema di risorse per il settore, anche sulla definizione del percorso relativo al welfare contrattuale e ai temi futuri: le basi sono state gettate, ora bisogna attendere solo gli step successivi. L’obiettivo sarà quello di rilanciare il contratto della mobilità come unico strumento indispensabile per tutelare in maniera adeguata sia il comparto TPL che quello ferroviario ed è necessario percorrere tutte le strade e valutare anche soluzioni transitorie ed innovative che possono dare risposte sia sul piano salariale e normativo che sul welfare.