Dopo il Comune di Bologna anche quello di Napoli propone la Carta dei Diritti Fondamentali dei lavori digitali nel contesto urbano che ha l’obiettivo di tutelare il lavoro dei Riders che prestano la propria opera per le aziende di cibo a domicilio (food delivery). Stiamo parlando di lavoratori che corrono da una parte all’altra della città senza mai fermarsi, sotto la pioggia o al sole cocente, scansando automobili e facendo a cazzotti con il tempo, più si corre e più consegne si effettuano e meglio è. Sono lavoratori senza diritti, senza tutele, hanno un unico compagno di viaggio, la propria bicicletta o motorino, acquistati con grossi sacrifici e che vengono usurati durante il loro quotidiano lavoro. Lavorano per società di food delivery come Deliveroo, Just Eat, Glovo oppure direttamente per ristoranti, pizzerie e fast food. Generalmente sono pagati a consegna o all’ora. E quando qualcuno cerca lavoro e decide di rivolgersi a queste famose piattaforme, le procedure sono tutte le stesse: un colloquio virtuale, in casi rari telefonici, e dopo ventiquattro ore giunge la comunicazione di assunzione per corrispondenza. Arriva poi a casa, con dotazione gratuita, solo a volte dietro cauzione, la classica pettorina e una valigia dove inserire il cibo per le consegne. Un libricino da leggere dove sono presenti i migliori consigli per svolgere questo lavoro e via.. si parte, in giro per la città con una nuova amica, l’applicazione su Smartphone che controlla tutto, i chilometri da percorrere e i tempi necessari ad effettuare le consegne.

Ma purtroppo non sempre le cose vanno lisce e gli inconvenienti non tardano ad arrivare: capita che i riders restino seriamente infortunati mentre svolgono il proprio lavoro perché diciamo la verità, il loro è un lavoro davvero pericoloso, gli incidenti sono numerosi e frequenti e negli ultimi anni, data anche l’espansione del mercato di questi nuovi strumenti digitali, gli infortuni dei rider, spesso anche gravi, sono aumentati. Da qui nasce l’esigenza di tutelare non solo questi lavoratori, ma anche il contesto in cui operano, cioè la città. La Carta dei Diritti proposta dall’Amministrazione Comunale di Napoli e dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e dalle piattaforme digitali, in linea con il Pilastro Europeo dei diritti sociali, ha quindi l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative dei Riders e di coloro che svolgono attività lavorativa definibile come “collaborazione gestita attraverso le piattaforme digitali” promuovendo un’occupazione più sicura e dignitosa. Fondamentale definire l’obbligo di contratti chiari e trasparenti, con tutte le clausole a norma di legge, un compenso equo e dignitoso, la tutela dalle discriminazioni, il diritto alla salute e alla sicurezza. È importante che questa Carta abbia un’estensione nazionale e sia obbligatoria per tutte le aziende del settore, ed è altrettanto necessario informare ogni utente, cittadino e consumatore che quando utilizza una piattaforma di Consegna a domicilio ci sono aziende che non ritengono la sicurezza dei cittadini e la tutela dei propri collaboratori un valore.
L’obiettivo sarà quello di sottoscrivere la Carta dei diritti insieme a tutte le società interessate e in seguito poter inquadrare i lavoratori nell’area contrattuale della logistica, percorso lungo e difficile, ma che la Uiltrasporti Campania perseguirà sempre, perché il diritto di contare come lavoratore deve prevalere sempre sulle logiche di profitto e sulla volontà di sopraffazione del lavoratore.
Rosario Bernardo