Tre so’ i putienti: o Papa, o Ree, e chi nun tene niente. Sembra un proverbio d’altri tempi eppure, a pensarci bene, non è così. In questa fine degli equilibri mondiali, quando ancora il novello assetto non si è imposto, sembrano emergere tre galli dal pollaio. Due li conosciamo da tanto, U.S.A e Russia, e l’altro è la Cina. Qualcuno potrebbe domandarsi: e dove è l’Europa? l’Europa è impegnata a starnazzare nel cortile di casa. Francia ed Inghilterra, prese da ricordi d’antica grandezza, danno calci. Il Regno Unito, convinto più o meno di poter tornare ai fasti Vittoriani, vaneggia di una presunta autosufficienza più sognata che reale. La Francia, come ai tempi del “Gran Corso”, si propone come faro per la parte continentale della U.E. Le “formiche” germaniche, garanti della stabilità monetaria, rallentano la produzione grazie anche ai “siluri” americani sul loro sistema produttivo. La Spagna, L’Italia e la Grecia sono lasciate esposte al grande esodo africano. In realtà nessuno vuole una U.E coesa con forte identità politica, con grande capacità produttiva e innovativa. Gli U.S.A non la vogliono perché nei fatti siamo i loro diretti concorrenti commercial-cultural. La Russia che non è ricca (può vantare un PIL pari alla Spagna) in compenso è una potenza militare. Se si considera storia, fin dai tempi degli zar, potevano affacciarsi su un mare caldo e nella loro visione, da sempre, non è il Mar Nero.

Tenendo presente ciò che è successo e sta succedendo in Ucraina, pensando che gli U.SA abbandonano i vecchi alleati per una politica più tesa verso il Pacifico, non c’è da stare tranquilli. La Cina mentre si spolpa l’Africa la impoverisce aumentando il flusso migratorio verso l’Europa (in questo aiutata da qualche potenza comunitaria), aspetta che la “Mela” maturi per porre profonde radici sull’atlantico. Ora, senza considerare i territori emergenti come India, Brasile ed altri, è mai possibile che nelle cancellerie degli stati “Membri” non ci si ponga il problema? Andare così in ordine sparso verso la “Conquista” di uno spazio commerciale è una follia economica ed un suicidio politico. Al suono dei “Pifferi” con ventisette eserciti ed altrettanti Ministri degli Esteri e dell’Interno, convinti che non vanno oltre i confini di “Staterelli” grandi come francobolli, si marcia sorridenti verso una guerra economica globale. I nostri competitori sono o ricchi o pesantemente armati. Davvero credete che le guerre si sono fatte per l’onore, per la libertà? Ho capito, si continua a pensare che la guerra di Troia, proprio quella cantata da Omero, sia stata combattuta per i bellissimi occhi di Elena. Forse gli Achei erano stanchi di pagare un pedaggio per i loro commerci sul Mar Nero, ad una città che poteva chiudere il passaggio delle loro navi mercantili. E’ sempre stata una questione di interessi, di vile pecunia, mors tua vita mea. Chi crede che la U.E debba continuare ad esistere si deve dar da fare, oppure si rischia di avere una serie di “Protettorati” come avvenne per l’Impero Ottomano alla fine della prima guerra mondiale. Meglio quattro che tre!

Vi saluto e sono L’autoferroagricolo!