Sarà il palazzo delle Arti di Napoli, in via dei Mille, ad ospitare la mostra del genio olandese della retrospettiva, Escher, l’autore di opere affascinanti e famose. A tutti è capitato di imbattersi, almeno una volta, in una delle sue opere, senza conoscere poi il nome di colui che realmente le ha realizzate. Quella di Escher è una continua ricerca e studio sulla rappresentazione di oggetti impossibili, paesaggi ingannevoli, architetture irreali, mosaici fantastici, prospettive invertite, tutto ciò che è surreale ma che affascina e al tempo stesso sconcerta chi osserva queste “strane” e complicate opere.

Un’ambiguità visiva piena di significato, immagini mentali che vengono realizzate con lo scopo di indagare le possibilità della rappresentazione stessa, opere di cui non è possibile non restarne colpiti e che, più si osservano, e più risultano indefinibili. Da giovedì 1 Novembre 2018 a lunedì 22 aprile 2019 si potrà visitare un percorso di 200 opere che parte da Escher, dalle sue prime incisioni in stile Liberty ai più audaci esperimenti prospettici, opere che hanno sconvolto l’intero sistema di rappresentazione dello spazio tridimensionale fino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti la mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, presenta oltre alle opere del genio olandese anche una sezione dedicata all’influenza che le sue opere ebbero sulle generazioni successive, da sempre le riproduzioni di questi capolavori sono state utilizzate nei modi più disparati, come copertine di libri, illustrazioni di manuali di matematica, cover di dischi, decorazione per capi d’abbigliamento.

È facile trovare le stampe dei suoi lavori alle pareti di abitazioni di chi non è proprio da considerare un cultore di arte contemporanea. La selezione delle opere di Escher in esposizione al PAN è in grado di documentare l’intera parabola del geniale intellettuale, matematico e incisore, il cui nome resta indissolubilmente legato alla realizzazione di prospettive impossibile e di universi inconciliabili. Le sue opere, i suoi trucchi grafici hanno un aspetto ludico che affascina e intriga anche chi di arte non si è mai occupato.