È partito il primo di una serie di incontri organizzati dalla Uiltrasporti Campania presso la sede di Varco Pisacane che ha come protagonisti i lavoratori più disagiati, partendo da quelli del Consorzio di Bacino, i dipendenti della raccolta differenziata, che hanno ricevuto gli stipendi fino a quando le risorse per il pagamento sono stare erogate dalle strutture commissariali. Poi il flusso finanziario è venuto meno ed è così che è esploso un vero caso sociale con gravi problematiche gestionali, amministrative e finanziarie, con inevitabili ricadute sui lavoratori del comparto.Dopo la fase congressuale la Uiltrasporti Campana ha deciso di ripartire dagli “ultimi”, per dare loro voce, proprio a quelli che vengono reputati gli ultimi dagli tutti gli altri ma che sono considerati i primi dalla Uiltrasporti Campania.

Categorie di lavoratori a confronto, uomini e donne che hanno bisogno di far ascoltare la loro voce, le loro istanze, un modo per rompere quel muro di silenzio intorno a quei lavoratori che non possono più vivere di sole speranze, in un mondo lavorativo sempre più agguerrito. Il primo di una serie di incontri che culmineranno in un evento finale che riguarderà tutto il mondo del lavoro precario, partendo appunto dai Lavoratori dei Consorzi di Bacino, passando anche per i Lavoratori ex LSU, i Lavoratori degli appalti ed anche quelli somministrati, ascolteremo le loro voci sperando di farle ascoltare anche alle istituzioni nella speranza di trovare le giuste soluzioni. La vertenza dei Lavoratori del Consorzio di Bacino è una vertenza complicata, che vede protagonisti persone con problemi veri, persone che non percepiscono lo stipendio da cinque anni, uomini e donne che non riescono ad arrivare a fine mese e che sono stanchi di portare a casa, alle loro famiglie, parole e parole, non si può vivere solo di quello. Lavoratori che aspettano di avere gli stipendi arretrati, lavoratori che non sanno quei soldi quando arriveranno, lavoratori che vivono nell’incertezza quotidiana, lavoratori che vivono un dramma, lavoratori che hanno addirittura deciso di togliersi la vita perché un lavoro non ce l’hanno più.

Questo nessuno può capire cosa significa, quando certe storie non si vivono non si comprendono realmente e fa male anche solo raccontarle. Lavoratori ai quali è stato rubato tutto, probabilmente tutto, tranne la loro dignità. Lavoratori che sono stati costretti a vendersi l’automobile per recuperare qualcosa di soldi, lavoratori che a lavoro nemmeno sapevano come andarci perché in tasca non gli è rimasto nemmeno più un centesimo per un biglietto del pullman, costretti a vendere oggetti personali per racimolare somme e portarle in famiglia. È facile parlare dei propri problemi aziendali, di un cambio turno, di un cambio mansione, di un livello superiore, di una sede lavorativa migliore, di una divisa più idonea, come se fossero quelli i problemi più insormontabili, è facile lamentarsi, ma quando ti trovi davanti un Lavoratore con la mortificazione sulla faccia, con un dolore che si vede tutto, con la vergogna di non riuscire nemmeno a dare al proprio nipote qualche spicciolo in mano perché gli è stato negato il sacrosanto diritto al lavoro e il sacrosanto diritto allo stipendio, a quel punto, si è visto tutto nella vita e non si desidera vedere più nulla. Questi lavoratori vengono definiti gli “ultimi”, gli invisibili, i più disagiati, ma sono i primi ad aver bisogno di aiuto. Sono uomini e donne che vivono in un territorio particolare, il nostro territorio, il nostro Sud, un posto dove se si perde un lavoro si perde tutto, perché per quanto bella e affascinante la nostra è una terra che non ti consente di ricominciare, perché è una terra che ti caccia, che ti rinnega, che ti punisce, perché è una terra che ha fame di lavoro. Persone che vivono condizioni di disagio e che non vengono nemmeno ascoltati e non perché la voce non ce l’hanno più, ma perché chi dovrebbe ascoltare si rifiuta di sentire. Basta silenzio, basta tacere. La Uiltrasporti Campania vuole che le voci di questi Lavoratori possano finalmente volare in alto, è questa la sfida più ambiziosa: fare gli interessi di coloro che soni più forti è facile, difendere i più deboli è la vera sfida. Da qui la Uiltrasporti Campania vuole ripartire. Mettere le persone al centro, mettere al centro i lavoratori più deboli, quelli che hanno più bisogno, quelli che lottano dalla mattina alla sera per mantenersi il proprio posto di lavoro, il proprio stipendio. Anche hanno il diritto di parlare. Sono invisibili, sono considerati tali, perché nessuno dà loro la possibilità di parlare ed è arrivato il momento che invece lo facciano. Se c’è l’interesse vero, da parte di questa Regione, di far ripartire le questioni ambientali ricominciando con veri progetti di sviluppo, che si riparta da questi Lavoratori, anzi, da queste Persone.