art2gen16Le recenti elezioni per il rinnovo delle RSU e delle RLS nel Gruppo FSI hanno rappresentato un banco di prova severissimo per la Uiltrasporti, soprattutto all’alba della paventata rivoluzione della privatizzazione. Undici anni di lavoro, oltre un decennio trascorso tra battaglie, scioperi e rinnovi contrattuali sono stati valutati in pochi giorni praticamente da ogni ferroviere. Questo perché, a differenza di quello che accade in politica, la partecipazione al voto per le rappresentanze sindacali è altissima, a testimonianza del ruolo chiave che le parti sociali rivestono nella quotidianità di ogni dipendente. Ebbene, le urne hanno consegnato un risultato storico per la Uiltrasporti, dato che ha ottenuto, su base nazionale, ben il 18% in più dei voti rispetto ai propri iscritti, crescendo di quattro punti rispetto alle precedenti elezioni . Un dato che si è riflettuto perfettamente anche in Campania, dove, con 14 RSU e 3 RLS, la Uiltrasporti è riuscita ad essere presente in tutti i settori chiave. È stata la vittoria della coerenza e della trasparenza, che ha consegnato una preferenza sindacale e non politica, perché, sfuggendo ad abili giochi di scambio ed evitando inutili investimenti propagandistici, la Uilt è riuscita ad ottenere una presenza trasversale in ogni settore, raggiungendo anche comparti finora scoperti, conservando al contempo la propria integrità e moralità. Eppure il frastagliamento dell’organizzazione del voto avrebbe potuto rappresentare un nemico per chi, come la Uiltrasporti, ha basato la p r o p r i a campagna esclusivamente sui risultati e sulla fiducia che ha quotidianamente raccolto attraverso i propri rappresentanti sul territorio, svolgendo attività di assistenza, tutela e presenza. Insomma, il risultato alle urne per la Uilt è esclusiva espressione di una preferenza basata sul lavoro e questo la differenzierà sempre da altri abili venditori di fumo, come quello prodotto, ad esempio, da alcuni personaggi pur di strappare un voto in cambio di una pancia piena. È quindi con la sobrietà e l’onestà di chi ha ricevuto enormi soddisfazioni e motivazioni da queste elezioni che si andrà avanti con ancora più responsabilità, continuando sulla strada di chi ha sempre guadagnato preferenze per il lavoro svolto al tavolo delle trattative e non nelle tavolate imbandite.

Umberto Esposito